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BRUXELLES – In un contesto nel quale la sensibilità ambientale va affievolendosi in molti paesi dell’Unione, la Commissione europea ha annunciato oggi, mercoledì 28 maggio, che i Ventisette collettivamente si apprestano a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni nocive che si sono dati per il 2030. L’annuncio giunge mentre l’esecutivo comunitario deve proporre entro l’estate un obiettivo per il prossimo decennio, da qui al 2040.

«La valutazione della Commissione europea mostra che l’Unione europea è attualmente sulla buona strada per ridurre le emissioni nette di gas serra di circa il 54% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, se gli Stati membri attuano pienamente le misure nazionali e le politiche della Ue, esistenti e pianificate». Secondo un regolamento entrato in vigore nel 2021, l’Unione europea si è data due obiettivi: una riduzione delle emissioni nocive del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

In un comunicato pubblicato qui a Bruxelles, l’esecutivo comunitario sostiene che «gli Stati membri stanno dimostrando la loro determinazione politica nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, nel migliorare la resilienza e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e delle infrastrutture, nell’accelerare l’integrazione del mercato interno dell’energia e nel sostenere coloro che ne hanno più bisogno con investimenti e sviluppo delle loro competenze».

Ha aggiunto questa mattina alla stampa il commissario al clima e alla crescita pulita, Wopke Hoekstra: «L’Unione europea ha già ridotto le emissioni del 37% dal 1990, dell’8% solo nel 2023, e siamo sulla buona strada per continuare su questo percorso». L’uomo politico olandese ha poi ricordato che «il Fondo sociale per il clima fornirà un sostegno mirato alle famiglie a basso reddito e alle piccole e medie imprese, in particolare nei settori dell’edilizia e dei trasporti».

Nel frattempo, la Commissione europea rimane molto discreta sugli obiettivi per il 2040, tanto questi sono controversi. Interpellata di recente, la portavoce Anna-Kaisa Itkonen ha spiegato che la proposta verrà resa nota «entro l’estate». Ha poi aggiunto: «L’ipotesi già espressa di una riduzione delle emissioni nocive del 90% rispetto ai livelli del 1990 è una base per le discussioni. Stiamo in questo momento scambiando idee con i governi e le imprese».

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