Storie Web sabato, Giugno 21
Notiziario

La Commissione europea ha deciso di escludere le aziende cinesi dagli acquisti governativi dell’Ue di dispositivi medici per un importo superiore a 5 milioni di euro. Questa misura fa seguito alle conclusioni della prima indagine nell’ambito dello Strumento per gli appalti internazionali (Ipi) e non consente più del 50% di input dalla Cina per le offerte aggiudicate.

Questa risposta – scrive l’Esecutivo comunitario in una nota – è proporzionata agli ostacoli posti dalla Cina, garantendo al contempo la disponibilità di tutti i dispositivi medici necessari per il sistema sanitario dell’Ue. Saranno previste eccezioni laddove non esistano fornitori alternativi. Le misure sono coerenti con gli obblighi internazionali dell’Ue, anche nell’ambito dell’Omc, poiché l’Ue non ha impegni vincolanti in materia di appalti nei confronti della Cina.

La misura mira a incentivare la Cina a cessare la discriminazione nei confronti delle aziende dell’Ue e dei dispositivi medici prodotti nell’Ue e a trattare le aziende dell’Ue con la stessa apertura che l’Ue riserva alle aziende e ai prodotti cinesi. Questa è una risposta alla persistente esclusione da parte della Cina dei dispositivi medici fabbricati nell’Ue dagli appalti pubblici cinesi.

Commissione Ue: è una risposta alle iniziative cinesi

Gli appalti pubblici globali, del valore di oltre 11.000 miliardi di euro all’anno, rappresentano un’importante opportunità commerciale per le aziende europee. Il mercato degli appalti pubblici dell’Ue rimane uno dei più aperti al mondo. Ad esempio, le esportazioni cinesi di dispositivi medici verso l’Ue sono più che raddoppiate tra il 2015 e il 2023. Allo stesso tempo, la Cina ha eretto barriere legali e amministrative significative e ricorrenti al suo mercato degli appalti: secondo una relazione della Commissione del 2025, l’87% degli appalti pubblici per dispositivi medici in Cina è stato soggetto a misure e pratiche escludenti e discriminatorie nei confronti dei dispositivi medici fabbricati nell’Ue e dei fornitori dell’Ue. La relazione è il risultato della prima indagine della Commissione ai sensi del regolamento Ipi, avviata il 24 aprile 2024.

La Commissione ha ripetutamente sollevato la questione con le autorità cinesi, cercando una soluzione costruttiva ed equa che consenta alle imprese dell’Ue di accedere al mercato cinese a condizioni paragonabili a quelle di cui godono le imprese cinesi nell’Ue.

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