Circa 4.700 aziende, il 25% dall’estero, distribuite tra i 10 padiglioni (tre più dell’edizione 2023) che occuperanno oltre 150mila metri quadrati della Fiera di Milano Rho. Sono attesi 3mila top buyer internazionali e 90mila visitatori. È il biglietto da visita con cui si presenta l’edizione 2025 di TuttoFood che si terrà dal 5 all’8 maggio, con l’obiettivo dichiarato di «rappresentare le filiere produttive del cibo di tutto il mondo».
Si tratterà di un salone completamente ridisegnato, «inclusivo e dialogante in tempi di barriere e dazi», ha spiegato Antonio Cellie, ad di Fiere di Parma durante la presentazione all’Adi Museum di Milano, «che stimola ulteriormente a farne il punto di incontro strategico per tutti gli operatori di settore interessati a esplorare le ultime tendenze del food, cogliendo l’occasione di toccare con mano le innovazioni provenienti da tutto il mondo e siglare accordi commerciali in un contesto internazionale di grande prestigio».
Aefi stima «una potenziale overperformance export del 4% per i comparti delle fiere leader in Italia e Tuttofood genererà «già da questa edizione un impatto diretto e indiretto di oltre 150 milioni sull’intera città di Milano».
La fiera punta a rappresentare tutti i settori del food, arrivando a coprire anche «l’offerta beverage di spirits e il mondo contemporaneo della mixology, anche «grazie a partnership strategiche come quella con Koelnmesse (la fiera di Colonia, organizzatore di Anuga) e le recenti acquisizioni di Fiere di Parma nel canale del Fuori Casa, con l’ingresso nel capitale del Roma Bar Show e l’integrazione in fiera dell’appuntamento milanese di Mixology Experience».
Spazio anche alle novità del no & low alcohol (comparto oggi sempre più alla ricerca di una regolamentazione attuativa in Italia), il food pairing, la “coffee mixology” e le contaminazioni tra spirits e alta ristorazione (vera frontiera per sdoganare il consumo di prodotti alcolici di qualità in contesti diversi dai bar).