Nel frattempo, nel bagno dell’aereo, una passeggera stava cambiando il pannolino al figlio. È stata ferita nella caduta, c’era sangue nel bagno e addosso al personale di bordo. Anche due hostess, che si trovavano nel vano posteriore accanto ai carrelli, sono state sbalzate e colpite con violenza. «Una di loro ci ha detto che persino i piloti in cabina avevano battuto la testa. Nessuno sapeva cosa stesse succedendo. Nessun annuncio dal comandante, nessuna comunicazione da Ryanair. La turbolenza è arrivata senza preavviso e nessuno, nonostante la buona volontà e la professionalità indubbia degli assistenti di volo, sembrava pronto a gestirla».
Un atterraggio nel buio, senza spiegazioni
Il volo è stato costretto a un atterraggio di emergenza. Ma non a Monaco, come inizialmente pensavano i passeggeri. «Lo abbiamo scoperto solo accendendo il Gps: eravamo finiti a Memmingen, un piccolo aeroporto nel sud della Germania. Nessuno ci aveva detto nulla, credevamo, dalle voci di corridoio che si erano diffuse tra noi passeggeri, di essere a Monaco. Non c’è stato nessun annuncio dagli altoparlanti, nessuna comunicazione dalla cabina. Dopo lo sbarco, sono saliti i vigili del fuoco e la polizia. Alcuni passeggeri erano sotto shock».
L’attesa, i voucher beffa, l’aereporto chiuso e la mancanza di trasparenza
Intorno alle 22 era stata promessa una ripartenza a breve. Ma le ore sono passate senza nessuna informazione certa.
«A mezzanotte eravamo ancora lì, con i bambini, in un aeroporto completamente chiuso. Ryanair ci ha inviato dei voucher da quattro euro per mangiare, ma tutti i bar erano ormai chiusi. Solo i primi arrivati hanno ricevuto qualche avanzo, gli altri nulla. A un certo punto alcuni passeggeri hanno iniziato a prendere snack da un chiosco chiuso. La polizia è arrivata, ma ha lasciato correre capendo la situazione di caos».
Verso l’una e mezza di notte si è diffusa tra i passeggeri la voce che il viaggio sarebbe proseguito in autobus verso Milano Malpensa. Il primo mezzo è arrivato solo un’ora dopo. È stato solo una volta a bordo, controllando le carte d’imbarco, che molti hanno scoperto l’esistenza di un volo sostitutivo Memmingen-Malpensa previsto per la mattina seguente. Ma nessuno li aveva informati della possibilità di rimanere in hotel e ripartire con calma il giorno dopo.