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Notiziario

NEW YORK – Donald Trump non pensa di estendere la scadenza del 9 luglio per la pausa dei dazi. Lo ha detto il presidente americano, secondo quanto riportato l’agenzia Bloomberg, sollevando dubbi sulla possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con il Giappone. Tokyo pagherà “dazi al 30%, al 35% o qualsiasi altro dazio che fisseremo”, ha spiegato.Il Big, Beautiful Bill di Donald Trump, il grande e controverso budget americano, è stato approvato ieri pomeriggio di strettissima misura dal Senato. Il vicepresidente JD Vance si è precipitato a Capitol Hill per assicurare il voto decisivo, 51 contro 50.

Intanto, il via libera è arrivato dopo un tour de force di tre giorni, tra girandole di emendamenti e votazioni spesso trascinatesi fino a notte fonda, in un clima di suspense per la dura opposizione dei democratici e le divisioni esplose tra i repubblicani nonostante i diktat della Casa Bianca. In 940 pagine e 300 voci, la legislazione pluriennale è incentrata su circa 4mila miliardi di sgravi fiscali e al contempo drastici tagli da oltre mille miliardi alla spesa sociale.

Le defezioni di tre senatori conservatori, Tom Thillis della North Carolina, Rand Paul del Kentucky e Susan Collins del Maine, hanno evidenziato le difficoltà: Tillis, un moderato che ha già rinunciato a ricandidarsi in futuro davanti alla rabbia di Trump, è un moderato che denuncia i rischi per sanità e aiuti alimentari per i poveri.

Simili le ragioni di Collins, al cospetto di stime che vedono 12 milioni di americani meno abbienti perdere l’assistenza Medicaid in un decennio e i buoni pasto Snap, usati da 40 milioni di persone, falciati almeno del 20 per cento.

La maggioranza ha strappato in extremis il consenso di un’altra esponente moderata, Lisa Murkowski dell’Alaska, grazie ad alcune concessioni care al suo Stato.

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