Storie Web lunedì, Giugno 2
Notiziario

Donald Trump intensifica ancora la sua guerra commerciale globale e lo fa dalla Pennsylvania, capitale di un’industria siderurgica americana in declino: ha annunciato, all’improvviso, che raddoppierà dal 4 giugno i dazi sull’import di acciaio e alluminio, dal 25% al 50 per cento. L’obiettivo è quello di creare una “recinzione” così alta da essere insormontabile per i metalli dall’estero.

«Li porteremo dal 25% a 50%, i dazi sull’accaio in arrivo negli Stati Uniti, e questo proteggerà ancora di più l’industria», ha detto il Presidente da West Mifflin, vicino a Pittsburgh, parlando a una platea di lavoratori del settore.

Il caso Us Steel

È qui la sede della US Steel e Trump si è recato nella località venerdì sera per promuovere una partnership che ha approvato tra la giapponese Nippon Steel e l’azienda siderurgica statunitense in affanno. In seguito il Presidente ha precisato che il raddoppio dei dazi avverrà anche per l’alluminio. E ha fissato la data per la sua entrata in vigore: è imminente, il 4 giugno.

I dettagli della partnership aziendale tra Nippon e US Steel rimangono avvolti nell’ambiguità, dopo che in passato Trump si era opposto a cessioni del controllo ai giapponesi, ma è stata valutata 15 miliardi di dollari. Del tutto chiara è stata invece la nuova offensiva contro l’import: «Nessuno potrà aggirare i nuovi livelli dei dazi. Al 25% potevano in qualche modo superare la barriera. Al 50% non ci riusciranno più».

Trump, quasi a voler sottolineare l’imprevedibilità delle sue mosse, ha anche sostenuto di essere arrivato a West Mifflin pensando ad una nuova soglia del 40% per le tariffe, per poi chiedere attorno se sarebbe stato meglio il 50% e, davanti al consenso riscontrato, alzare ulteriormente «la recinzione».

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