Storie Web sabato, Aprile 19
Notiziario

Nuova stangata della Casa Bianca contro i media main stream. Dopo l’esclusione dei giornalisti dell’Associated Press (Ap) da alcuni eventi pubblici della Casa Bianca, l’amministrazione Usa ha annunciato che le tre principali agenzie di stampa – oltre all’Ap, Reuters e Bloomberg – non avranno più un posto fisso nel pool di giornalisti che segue Donald Trump, ma dovranno alternarsi con altre 30 testate. Un cambiamento che avrà conseguenze anche sui clienti delle tre agenzie, in particolare i media locali che non hanno una presenza fissa a Washington. Ma anche sui mercati finanziari, che fanno affidamento sui resoconti in tempo reale di Reuters, Bloomberg e Ap.

“La copertura mediatica di Reuters raggiunge miliardi di persone ogni giorno, principalmente attraverso le migliaia di organizzazioni giornalistiche in tutto il mondo che si abbonano ai suoi servizi”, ha affermato un portavoce dell’agenzia. “È essenziale per la democrazia che il pubblico abbia accesso a notizie indipendenti, imparziali e accurate sul proprio governo. Qualsiasi misura del governo americano volta a limitare l’accesso al presidente minaccia questo principio”.

Intanto continua la battaglia tra la Casa Bianca e l’Ap. In un atto depositato in tribunale il 16 aprile, gli avvocati dell’agenzia hanno denunciato l’esclusione dei propri reporter dal gruppo ristretto che segue il presidente americano nonostante il giudice Trevor McFadden abbia stabilito che la Casa Bianca ha violato il diritto alla libertà di parola sancito dalla Costituzione. L’Associated Press era stata bandita a febbraio per il rifiuto di denominare il Golfo del Messico ’d’America’ come stabilito da Trump. La Casa Bianca ha presentato ricorso contro la sentenza di McFadden presso una corte d’appello federale, che ascolterà le argomentazioni giovedì 17 aprile.

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