Storie Web mercoledì, Gennaio 8
Notiziario

Con la prima conferenza stampa dell’anno, e da presidente eletto, proclamato ufficialmente dal Congresso, in procinto di entrare in carica (il 20 gennaio, nell’Inauguration Day), Donald Trump è tornato, dopo averlo già fatto a dicembre e nel 2019, su un suo vecchio pallino: inglobare la Groenlandia nel territorio degli Stati Uniti. Mentre parlava ai giornalisti dalla residenza di Mar-a-Lago, il figlio Donald jr sbarcava sull’enorme isola (oltre due milioni di chilometri quadrati), che fa parte del Regno di Danimarca, per sondare gli umori dei circa 45mila abitanti e dei suoi rappresentanti politici. “L’accoglienza è stata ottima. Loro e il mondo libero hanno bisogno di sicurezza, protezione, forza e pace! Questo è un accordo che deve realizzarsi. Rendere la Groenlandia di nuovo grande!” ha scritto il tycoon sul suo social Truth, riecheggiando lo slogan elettorale Make America Great Again.

Donald Trump in conferenza stampa a Mar a Lago (lapresse)

Trump non è entrato nel dettaglio dei piani per un’eventuale annessione dell’immenso territorio ma, a domanda diretta, non ha escluso l’uso della forza militare. “Non posso dare assicurazioni in questo senso” ha risposto, precisando di “non potersi impegnare” in questo momento. “Può darsi che dovrò fare qualcosa in futuro” ha aggiunto il successore di Joe Biden. La Danimarca non ha nascosto la sua irritazione verso le minacce del presidente eletto. “La Groenlandia appartiene ai groenlandesi e non è in vendita” ha avvertito la premier danese, Mette Frederiksen, mentre re Frederik ha cambiato appositamente lo stemma reale per inserirvi i simboli di Groenlandia e isole Faroe.

Stemma del Regno della Danimarca, modificato dal re Federico

Stemma del Regno della Danimarca, modificato dal re Federico (Kongehuset ©)

Un immenso territorio ricco di metalli rari

Ma perché l’enorme isola (12esimo Stato al mondo per estensione) è così ambita? Il motivo riguarda il suo suolo e sottosuolo, ricchi di metalli rari. Si tratta di materie prime cosiddette “critiche”, da cui dipendono la realizzazione di componenti tecnologiche fondamentali nell’economia odierna, come i microchip. In questa produzione, la Cina detiene una sorta di monopolio, che però rischia di essere messo in crisi dalla rivalità del suo principale competitor, gli Stati Uniti appunto. Tuttavia, come ha scritto il New York Times, “nessuno pensa che le riserve della Groenlandia siano grandi abbastanza da renderla l’Arabia Saudita del nickel o del titanio”.

Ghiacciai alla deriva in Groenlandia fotografati dall' Oceans Melting Greenland (OMG) della NASA

Ghiacciai alla deriva in Groenlandia fotografati dall’ Oceans Melting Greenland (OMG) della NASA (Mario Tama/Getty Images)

L’Economist: la Groenlandia è appetibile anche grazie al cambiamento climatico

Il prestigioso settimanale britannico The Economist ricorda che, tra i vari metalli di cui la Groenlandia ha riserve sotterranee importanti, ci sono il molibdeno, un metallo che, fuso con l’acciaio in piccole dosi, ne migliora diverse qualità, e il terbio, essenziale nel settore della difesa per la produzione di magneti. Inoltre, il giornale sottolinea un punto di facile intuizione: grazie al cambiamento climatico, che fa aumentare le temperature anche a latitudini artiche, lo scioglimento dei ghiacci rende più facile raggiungere il suolo e il sottosuolo groenlandese, favorendo quindi l’estrazione dei suoi preziosi metalli.

 

Un’isola immensa per poche decine di migliaia di abitanti, sensibili alla custodia della loro terra

In Groenlandia c’è anche una gigantesca riserva di uranio, che si ritiene sia la quinta più grande al mondo. I suoi abitanti, per la quasi totalità di etnia Inuit, dediti ad attività all’aperto, alla caccia e alla pesca, sono molto attenti alla preservazione del territorio e a impedirne uno sfruttamento massivo. Come si ricordava prima, la Groenlandia è scarsamente popolata: ha poche decine di migliaia di abitanti, quasi tutti concentrati nella capitale Nuuk, a fronte di un’estensione territoriale immensa. Ha una rete stradale poco sviluppata e i collegamenti aerei internazionali sono stati avviati solo di recente.

Il nuovo Nuuk International Airport in Groenlandia

Il nuovo Nuuk International Airport in Groenlandia (Reuters)

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