
La chiamata dal Capo dello Stato nei giorni scorsi per manifestare vicinanza e solidarietà a nome di tutto il Paese
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi ha telefonato alla madre di Alberto Trentini, il cooperante veneto detenuto da oltre un anno in Venezuela. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia dell’operatore umanitario. Mattarella avrebbe espresso vicinanza ad Armanda Colusso, manifestandole la solidarietà da parte di tutto il Paese.
La detenzione
Alberto Trentini, 46 anni, a ottobre del 2024 era partito per il Venezuela per lavorare con l’Humanity & Inclusion, Ong che si occupa di fornire assistenza alle persone con disabilità in circa 60 Paesi. A metà novembre poi la notizia arrivata Oltreoceano alla famiglia: Alberto era stato arrestato dalle autorità venezuelane, senza sapere con quali accuse. Da lì l’odissea. Il cooperante veneziano si trova ancora nel penitenziario di El Rodeo I a Caracas, dov’è detenuto senza una formalizzazione chiara dei capi d’accusa nei suoi confronti ma, da come riferito dallo stesso cooperante sarebbe stato accusato di cospirazione e di terrorismo.
L’appello della madre
Lo scorso 13 dicembre in un messaggio vocale inviato a Tutta la città ne parla, su Rai Radio3, la madre aveva cercato di accendere un faro sulla situazione del figlio: «Sono ormai 13 mesi che Alberto è in prigione e noi non sappiamo darci pace». Poi l’appello: «Ringrazio la trasmissione – aveva detto – e tutti coloro che si stanno unendo a noi per chiedere al nostro Governo un’azione incisiva per riportare a casa Alberto, perché ogni giorno di detenzione in più ci risulta insopportabile».











