Storie Web mercoledì, Giugno 18
Notiziario

Per il futuro della Torino-Lione, si tratta di un doppio passaggio fatto all’interno della CIG, la Conferenza intergovernativa per il collegamento ferroviario Torino-Lione. Il primo guarda al futuro dell’opera intera – la tratta internazionale, in fase di realizzazione, e le due tratte nazionali, in fase di progettazione – mentre il secondo guarda ai prossimi mesi e prevede l’impegno di Italia e Francia alla ripresa del servizio di Autostrada Ferroviaria (Afa) attraverso il tunnel del Frejus. Si tratta di fatto dell’unico percorso che mantiene una quota di trasporto intermodale su ferro tra i due paesi. «Dopo la frana sul versante francese e la chiusura per due anni della ferrovia, il servizio non è mai ripreso. Con il passaggio in CIG e la decisione presa dai due Paesi – spiega il presidente della CIG Paolo Foietta – si potrà riavviare il servizio di trasferimento su ferro dei camion pensiamo a partire, pensiamo, da ottobre, reintroducendo il sistema di incentivi».

Il secondo dossier all’ordine del giorno è stata la decisione di esecuzione trasmessa da Italia e Francia alla Commissione europea, si tratta di fatto della conclusione dell’iter nazionale dei due Paesi e porta il progetto nel suo insieme alla fase finale di approvazione e pubblicazione in Europa. «Si avvia così a conclusione- aggiunge Foietta – il percorso avviato nel 2020 dalla stessa CIG. Un atto fondamentale per il co-finanziamento futuro dell’opera che comprende le due tratte nazionali e ora anche i nodi urbani di Torino e Lione».

Ieri poi durante la riunione dell’organismo di coordinamento, Italia e Francia sono arrivati ad un accordo sulla ripresa del servizio di autostrada ferroviaria (Afa) con l’avvio della procedura di notifica della Commissione Europea (concorrenza e aiuti di stato) per la ripartenza del Servizio, come misura di sostegno al traffico ferroviario combinato nella tratta Aiton – Orbassano.

Sul fronte dei lavori di scavo per la realizzazione della galleria di base al confine tra Italia e Francia, i lavori procedono sui diversi fronti aperti, con lo scavo del 26% delle gallerie già completato, su un totale di oltre 160 chilometri totali ricorda Maurizio Bufalini, direttore generale aggiunto di Telt per l’Italia. Al cantiere di Saint-Martin-la-Porte è arrivata Viviana, la prima delle sette frese che completeranno lo scavo del tunnel di base e che inizierà a lavorare dal mese di settembre. Sono poi iniziate le operazioni per il rivestimento definitivo del tunnel in corrispondenza all’imbocco delle gallerie a Saint-Julien-Montdenis. In parallelo avanza lo scavo con esplosivo delle due gallerie del tunnel di base, arrivate a circa 1.700 metri dall’imbocco.

Lato Italia, a Chiomonte il raggruppamento di imprese sta svolgendo le indagini di caratterizzazione ambientale sul piazzale da dove partirà lo scavo di una delle frese che è stata ordinata e che sarà trasportata in cantiere nel 2026. In parallelo è in dirittura d’arrivo la realizzazione dello svincolo di cantiere sull’A32, che servirà per garantire la movimentazione dei mezzi su autostrada, e anche la costruzione nel nuovo autoporto per i camion a San Didero è in stato avanzato.

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