Il Senato Usa ha bloccato un provvedimento volto a fermare la vendita di tank e altri armi a Israele. Lo riferiscono i media americani.
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Sventato assassinio Ben Gvir, arrestati tre palestinesi
Tre palestinesi di Hebron, in Cisgiordania, sono stati arrestati per aver formato una cellula con l’obiettivo di assassinare il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir e il figlio. Lo rendono noto la polizia e lo Shin Bet (sicurezza interna). Secondo l’accusa, il principale sospettato, Ismail Ibrahim Awadi, aveva stabilito contatti con Hezbollah e Hamas per assicurarsi armi e assistenza. La cellula ha sorvegliato Ben Gvir e i suoi figli che vivono nell’insediamento di Kiryat Arba. Una delle opzioni era quella di assassinarlo sulla scena di un attacco terroristico.
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Mosca, Pentagono si affretta a fornire aiuti prima di insediamento Trump
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Washington di voler fare in modo “che le operazioni militari continuino non solo quest’anno, ma anche il prossimo”, e il Pentagono di “essersi affrettato a cercare di trasferire ciò che rimane degli aiuti militari al regime di Kiev prima dell’insediamento del presidente” Trump. Il volume di questi aiuti aumenta ogni giorno, ha proseguito sostenendo poi che “questi fatti confermano ancora una volta la rilevanza dell’operazione militare speciale – il nome ufficiale dato da Mosca all’invasione dell’Ucraina – per denazificare e smilitarizzare l’Ucraina ed eliminare le minacce che provengono dal suo territorio”.
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Berri, «o Netanyahu accetta l’accordo o ci troveremo davanti a scenari peggiori»
“O Netanyahu accetta l’accordo o lo rifiuta e allora ci troveremo davanti a scenari peggiori”. A dichiararlo, sottolineando che il Libano non intende accettare modifiche alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, vicino a Hezbollah, parlando con i media dei negoziati per il cessate il fuoco e osservando comunque che “l’atmosfera oggi è più positiva di ieri”. “Abbiamo lavorato sul quadro dell’accordo per due settimane e negli ultimi due giorni abbiamo discusso accuratamente ogni dettaglio dell’intesa, preso in considerazione ogni aspetto”