A Open VAR Tonolini, componente della CAN, ha bocciato l’operato di arbitro e addetti al VAR per il mancato rigore per il Cagliari dopo il tocco di braccio di Kossounou.
Tra gli episodi da moviola del week-end in Serie A ha fatto molto discutere il mancato rigore concesso al Cagliari, nella partita contro l’Atalanta, per il tocco con il braccio in area di Kossounou. Nessun dubbio da parte dei vertici arbitrali che hanno etichettato come errore sia da parte del direttore di gara Pairetto che dei suoi collaboratori al VAR la valutazione del contatto. Lettura impietosa durante la trasmissione Open VAR.
Perché arbitro e VAR non hanno dato rigore al Cagliari per il tocco col braccio di Kossounou
Su DAZN come di consueto hanno svelato l’audio del dialogo tra sala VAR e arbitro sul caso specifico, avvenuto nel primo tempo di Cagliari-Atalanta sul risultato di 0-0. Deiola tenta il cross dal fondo e il pallone dopo una serie di rimpalli finisce per toccare il braccio largo di Kossounou, in scivolata. L’arbitro commenta subito così l’episodio agli addetti alla moviola: “Per me la prende con il braccio, ma è in caduta”.
Un parere condiviso anche da Daniele Paterna di Teramo e Rosario Abisso di Palermo: “Prima prende il pallone con il braccio, poi nella caduta va a chiudersi, ma assolutamente non punibile“. Di fronte alla richiesta di analizzarlo bene, viene spiegato poi: “Per me non è punibile anche perché il contatto arriva sul rimpallo dopo. Check completato, puoi far riprendere il gioco“. Pochi dubbi dunque tra campo e VAR, ma tanti invece tra tifosi e addetti ai lavori.
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A Open VAR spiegato l’errore arbitrale sull’episodio di Kossounou
Il componente della CAN (Commissione Arbitri Nazionale) Tonolini, a DAZN è stato chiarissimo: “Purtroppo qui dobbiamo parlare di un errore, di un errore da campo e da Sala Var, perché l’attitudine con cui Kossounou si oppone al cross di Deiola è un’attitudine punibile, il suo braccio è già alto sopra la linea delle spalle, prima ancora che parta il cross di Deiola, quindi si va ad assumere un rischio andando poi a impattare il pallone. È una situazione da calcio di rigore”.
Anche la lettura del rimpallo che scagionerebbe il giocatore dell’Atalanta è sbagliata: “Aggiungo solamente che dalla sala VAR e forse anche da campo si va a porre l’enfasi sul fatto che si tratti di un contatto venuto dopo un doppio rimpallo che però in questo caso non va a sanare la situazione perché il braccio di Kossounou è alto in posizione naturale già prima che il cross di Deiola parta”.