Storie Web sabato, Luglio 27
Notiziario

“Abbiamo fatto una battaglia di principio”. Antonio Tajani, a Radio24, guarda al caso Superbonus confermando che per Forza Italia “non si possono approvare norme con effetto retroattivo, il che – precisa – non c’entra nulla con la volontà di modificare le storture del Superbonus o che non siamo d’accordo sul risanamento dei conti pubblici”.  Il vicepremier e segretario di FI rivendica però la contrarietà a “una violazione del principio giuridico alla base del diritto, quello della non retroattività, perché non posso cambiare le carte mentre si sta giocando la partita. E’ un principio sbagliato. Se gli altri partiti della maggioranza lo difendono noi non siamo d’accordo, non possiamo rinunciare alla nostra identità per un emendamento”.    

Detto questo, Tajani assicura che “non c’è nessuno scontro” nel governo e conferma che “siamo coerenti con la nostra posizione, e sui nostri valori non possiamo cedere. Non si possono aumentare le tasse e abbiamo detto che è un errore gravissimo imporre la tassa sullo zucchero”. 

L’ altro fronte infatti è il capitolo ‘sugar tax’, che “incide sui consumatori, sulle Cooperative che producono i succhi di frutta. Su questo punto fortunatamente – annota – l’abbiamo spuntata perché abbiamo tenuto duro”.    E aggiunge: “Io difendo valori e idee, niente tasse, anzi noi vogliamo diminuire la pressione fiscale in Italia”.

“Commissione Ue? Il Ppe ha indicato Von der Leyen. Io sto bene in Italia”

Per quel che riguarda l’Europa e  le candidature alla presidenza della Commissione Europea Tajani osserva: “Non c’è un’elezione diretta, il congresso Ppe ha votato e indicato Von der Leyen ed è una proposta che il Ppe fa ai capi di Stato e governo ai quali tocca indicare il candidato presidente della Commissione europea al parlamento Ue. Il Ppe ha indicato Von der Leyen, poi vedremo cosa accadrà“. 

Il vicepremier e ministro degli Esteri ha inoltre ricordato: “Questo è il trattato, non si tratta di scaricare e non c’è un problema. Von der Leyen è una donna di grande esperienza ma non si vota direttamente l’attuale presidente della Commissione europea, io vorrei che si votasse direttamente ma ora è una scelta fatta dopo dal Consiglio, noi stiamo forzando la mano indicando dei candidati, anche i socialisti hanno proposto il loro ma non viene votato, è una proposta”, ha spiegato.

Circa l’ipotesi di un suo possibile approdo alla guida della Commissione europea dice: “No, ho già dato 30 anni della mia vita alle istituzioni comunitarie, sto benissimo a fare il ministro degli Esteri, a sostenere il governo, faccio il segretario di Forza Italia e credo che la mia presenza sia utile in Italia“. 

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