Tutto pronto nella base spaziale europea di Kourou, nella Guyana francese, per il lancio dell’importante satellite Sentinel-1C, il 4 dicembre alle 22:20 ora italiana.
Importante il satellite, che fa parte del programma Copernicus dell’Unione Europea e darà informazioni preziose sullo stato di salute del nostro pianeta, ma importante anche il lancio con il vettore Vega C, anche lui europeo ma costruito sostanzialmente dall’italiana Avio di Colleferro.
Da due anni, infatti, l’Europa era ferma, senza accesso autonomo allo spazio e costretta a servirsi di SpaceX per i pochi lanci fatti in questi ultimi 24 mesi; una crisi pesante rotta a luglio, finalmente, dal primo volo di Ariane 6, un vettore per trasporti medio grandi, e ora tocca a Vega C rompere gli indugi.
Due anni fa, dopo un primo volo inaugurale perfetto, Vega C aveva fallito la seconda missione. La guerra in Ucraina ha complicato le cose, mettendo fuori gioco imprese di quella zona, invasa dalla Russia, che fornivano parti importanti del razzo vettore.
Il problema europeo è certo assai più ampio, dato che a fronte di due lanci negli Usa nel 2024 si parla di almeno 100 e a est, in Cina, anche di un numero elevato e un panorama di lanciatori che si è appena arricchito del Lunga Marcia 9, riutilizzabile e che può portare un carico pesante dalle 50 alle 150 tonnellate e arrivare alla Luna. Un lancio importante quello di Vega C, quindi, per ribadire anche la capacità europea e la volontà di annullare lo svantaggio accumulato.