Storie Web sabato, Maggio 18
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“Amava ridere ma le hanno tolto il sorriso prima ancora che potesse andare a scuola materna”, così i familiari della piccola hanno chiesto ora di trovare i colpevoli della sparatoria a Washington Dc e fare giustizia.

Raggiunta da un proiettile vagante esploso a poche centinaia di metri da casa sua durante una violenta sparatoria in strada. Così una bambina statunitense di soli 3 anni è morta questo weekend nei sobborghi del sud-est di Washington Dc, in Usa. Una tragedia che ha sconvolto la capitale statunitense che piange ora la più piccola delle 58 vittime registrate quest’anno nel distretto con il più alto tasso di criminalità della città.

“Amava ridere ma le hanno tolto il sorriso prima ancora che potesse andare a scuola materna”, così i familiari della piccola hanno chiesto ora di trovare i colpevoli e fare giustizia. Il dramma venerdì sera, intorno alle 21, mentre la bimba era in una vettura a circa cinquecento metri da casa sua.

La strada in un attimo si è trasformata in un vero e proprio inferno con proiettili sparati all’impazzata. Uno di questi ha centrato in pieno la minore senza darle scampo. La polizia accorsa sul posto ha rinvenuto sulla scena oltre una ventina di bossoli, sintomo di una vera e propria battaglia.

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La sparatoria tra Hartford Street e la stazione dei vigili del fuoco di Garfield Heights. Proprio qui la piccola è stata portata nei momenti immediatamente successivi al fatto, accompagnata dai parenti disperati. I pompieri sul posto hanno provato a rianimarla e hanno subito contattato i servizi di emergenza medica che sono intervenuti con un elicottero. Nonostante gli sforzi dei medici e il trasporto immediato in ospedale, però, la bimba è morta poco dopo.

La polizia al momento non ha un movente né sospettati e gli inquirenti hanno chiesto a chiunque abbia informazioni di contattarli. La polizia non sa nemmeno i veicoli sui quali hanno agito i responsabili e non ha né le loro descrizioni. “Abbiamo davvero, davvero bisogno che la comunità si faccia avanti e ci aiuti” ha dichiarato il comandante della polizia del distretto, facendo leva sul desiderio di giustizia dei cittadini della zona, la stessa in cui alcune ore prima, in un’altra sparatoria, uno studente delle scuole superiori è stato colpito alla testa da un proiettile vagante volato attraverso una finestra dell’aula.

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