Monitorare invasi e corsi d’acqua e promuovere accordi tra regioni per affrontare le maggiori criticità. E’ la linea d’azione adottata dall’Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Meridionale guidato dal segretario generale, Vera Corbelli: un metodo che sta dando i suoi frutti, agendo con la leva della solidarietà, allo scopo di alleviare le situazioni più gravi. Se ne è discusso durante l’ultima seduta dell’”Osservatorio Permanente Sugli Utilizzi Idrici”, convocata dal Segretario Generale dell’Autorità, la dottoressa Vera Corbelli.
Primo accordo tra Lazio e Campania
«Dal 25 luglio scorso, grazie alla disponibilità manifestata dalla Regione Lazio, nella persona dell’assessore Manuela Rinaldi _ dice Corbelli _ è stato assentito l’incremento temporaneo di 600 l/s del prelievo in favore dell’Acquedotto Campania Occidentale presso le sorgenti del fiume Gari in Lazio, per sopperire al significativo decremento di disponibilità idrica alle fonti di approvvigionamento campane>. Ciò è avvenuto d’intesa con la Regione Campania, e del suo vicepresidente Fulvio Bonavitacola ed ha consentito di stabilizzare l’approvvigionamento dei sistemi idrici costituendo anche l’avvio di uno specifico Accordo».
Istituito il Tavolo delle compensazioni ambientali
Istituito poi il “Tavolo per le compensazioni ambientali”, interventi analoghi sono stati realizzati anche in altre aree del Centro Sud. A esempio tra Campania e Puglia. L’Autorità di Bacino Distrettuale, d’intesa con i componenti del Tavolo Tecnico Permanente istituito dall’Accordo Campania-Puglia-Autorità di Bacino (Regione Campania, Regione Puglia, Autorità di Bacino, Ente Idrico Campano, Autorità Idrica Pugliese, Alto Calore Servizi e Acquedotto Pugliese) ha messo a punto nuovi scenari di ripartizione delle risorse idriche presso le sorgenti di Cassano Irpino, che saranno costantemente soggette a monitoraggio e aggiornamento, in relazione alle disponibilità ed alle esigenze territoriali.
«Sono stati convocati altri Tavoli tecnici con le altre Regioni, tra cui anche quello per lo schema dell’Ofanto che vede il coinvolgimento di Basilicata e Puglia – ha ricordato il segretario generale _ Si è verificata una serie di criticità tra i vari Enti Gestori, anche con i Consorzi di Bonifica».
Ai Consorzi di bonifica: presto i dati sulle irrigazioni
Nello stesso incontro, infine, il segretario generale ha ancora una volta rimarcato l’esigenza di ricevere i dati sugli utilizzi idrici da parte dei Consorzi di Bonifica. Inoltre, ha ricordato che sta procedendo il lavoro, d’intesa con CREA, (Centro ricerche settore agricolo) per l’aggiornamento delle analisi dei fabbisogni idrici e delle caratteristiche dei suoli. Inoltre, è in corso lo studio dell’impatto delle pressioni esercitate sulle risorse idriche del comparto irriguo, d’intesa con l’Università di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Agraria.