Storie Web sabato, Marzo 29
Notiziario

Lo scorso anno l’Italia è diventata la prima nazione in Europa per la spesa tax free dei cittadini extra europei: tra il 2023 e il 2024 ha registrato un aumento dei volumi di spesa del 20%, con una Cagr del 6,6% tra il 2019 e il 2024, nonostante il fermo imposto ai viaggi dalla pandemia. È questa la principale evidenza emersa durante il convegno Trend&Insight 2025, organizzato da Global Blue, principale operatore tax free in Europa.

La nuova soglia a 70 euro ha portato mezzo milione di acquirenti

A trainare il mercato nazionale sono stati gli americani che nel 2024 hanno realizzato un acquisto su quattro (25%), confermando una crescita importante negli ultimi cinque anni: la Cagr stimata nel periodo 2019-24 è pari al 26 per cento. Con quote di mercato decisamente più basse, ma con tassi di crescita a doppia cifra, spiccano anche cinesi (+39%, ma ben lontani dalla penetrazione pre Covid che sfiorava il 30%) e turchi (+39%). Questi ultimi, insieme a svizzeri e latino-americani, hanno comprato soprattutto prodotti tra i 70 e i 155 euro, fascia di prezzo che fino a febbraio 2024 non era coperta dal tax free e che ha dato una spinta agli acquisti di prodotti realizzati da artigiani locali. Questi ultimi hanno infatti registrato un aumento del 56% delle transazioni tax free e un incremento del volume della spesa pari al +12 per cento. Nel complesso, l’abbassamento della soglia di spesa introdotto dalla legge di Bilancio 2024 ha portato mezzo milione di shopper in più, con un aumento del 44% delle transazioni e un +5% nel valore della spesa.

Nel 2025 Usa osservati speciali. Dai dazi un possibile effetto positivo

Nel 2025 – con le transazioni in Italia che nei primi mesi sono salite del 12-15%, secondo quanto dichiarato da Stefano Rizzi, general manager Italia di Global Blue – gli occhi sono puntati sugli americani. A livello globale i cittadini Usa rimarranno il motore trainante del mercato anche nel 2025: uno su due ha un passaporto valido, il 91% dichiara di voler visitare l’Europa quest’anno (secondo un sondaggio Global Blue, ndr), il 64% pianifica di aumentare o mantenere lo stesso livello di spesa nel lusso. A spingere questi acquisti potrebbero essere anche i dazi minacciati da Trump: «L’aumento dei prezzi che potrebbe scaturire dall’inasprimento delle tariffe – ha spiegato Mathieu Grac, vp Intelligence Strategy di Global Blue – comporterebbe un incremento proporzionale doppio: se i dazi fossero del 10%, l’aumento della spesa tax free sarebbe del 20%. Resta da capire se l’Europa verrebbe considerata la destinazione più vicina per fare shopping, o se gli americani andrebbero in Canada».

I turisti stranieri spingono la spesa in Italia

Se dazi e cambio favorevole potrebbero spingere la spesa tax free (come accaduto in Giappone, primo paese al mondo per crescita nel 2024 grazie al deprezzamento dello Yen), le spese dei cittadini extra europei potrebbero avere un effetto positivo sulle esportazioni. Secondo lo studio “Travelers retail market in Italy”, commissionato da Global Blue a Deloitte, il maggiore afflusso turistico impatta positivamente sulla spesa locale e, di conseguenza, sulle esportazioni verso quel determinato Paese. Lo studio ha rilevato che nel 2024 circa 152 milioni di viaggiatori (+1% sul 2023), sia domestici sia stranieri, hanno visitato le località italiane. I flussi di turisti internazionali in arrivo non hanno ancora raggiunto i livelli pre Covid, ma crescono il triplo rispetto alla media: +3 per cento, con il turismo domestico che invece è sceso a -3% sull’anno prima.

Escludendo quella dedicata agli alloggi, la spesa totale sostenuta dai turisti internazionali in Italia (nel canale retail offline) è di 54 miliardi di euro, in aumento del 5% circa sul 2023. Oltre un quarto di questo valore (26%) è andato allo shopping, con una crescita del 10,6% rispetto al 2024. Di questi 54 miliardi di euro, il 10% circa viene realizzato da turisti extra europei (5,6 miliardi), mentre il 12% da turisti europei. Questi ultimi hanno registrato la crescita media annua più elevata per acquisti (+5,6%) tra il 2019 e il 2024. Nel 2024, invece, la crescita maggiore (+11,7%) è stata registrata dalla spesa degli extraeuropei.

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