Storie Web venerdì, Ottobre 31
Notiziario

La riforma che introduce la separazione delle carriere della magistratura è stata approvata definitivamente dall’aula del Senato. Il disegno di legge costituzionale ha avuto 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni. Hanno votato contro Pd, M5s e Avs. Iv si è astenuta. A favore della riforma Azione. Il voto è il quarto e ultimo passaggio parlamentare, come previsto dalla Costituzione. Dopo la “doppia lettura conforme” delle due Camere, non essendo stata raggiunta la maggioranza dei due terzi, ci sarà un referendum confermativo che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2026. E che le stesse forze di maggioranza hanno annunciato oggi in Aula. Per la maggioranza il voto popolare può rappresentare una sorta di traino verso le elezioni politiche in arrivo con ogni probabilità nella primavera 2027. Ecco i contenuti della riforma Meloni-Nordio.

Meloni: ok alla riforma della giustizia è traguardo storico

«Con l’approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani. Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L’Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un’Italia più giusta è anche un’Italia più forte». Così su X la premier Giorgia Meloni.

Nordio: referendum Anm sul governo sarebbe catastrofico

«E’ bene che la magistratura, come io auspico, esponga tutte le sue ragioni tecniche razionali che possono meditare contro questa riforma. Ma per l’amor del cielo non si aggreghi – come effettivamente ha già detto, ammesso e io lo ringrazio il presidente Parodi – a forze politiche per farne una specie di referendum pro o contro il governo. Questo sarebbe catastrofico per la politica, ma soprattutto per la stessa magistratura» ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando ai cronisti del referendum confermativo della separazione delle carriere della magistratura.

Conte: scardinano la Carta,M5s contrasterà in ogni modo

Non c’è solo la separazione delle carriere, «stanno riformando anche la Corte dei Conti». C’è «un disegno di scardinamento della Costituzione» per «tagliare le unghie» alla magistratura e «depotenziarla». «Vogliono pieni poteri e noi li contrasteremo in ogni modo». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte davanti al Senato. Riferendosi al referendum sulla giustizia Conte ha aggiunto: «Non è uno scontro tra destra e sinistra ma tra chi vuole difendere i pilastri della Costituzione e chi vuole il governo sopra la legge»

Nasce comitato sul no alla riforma, ddl Nordio non risolve

«Il disegno di legge Nordio inciderà sul rapporto tra politica e magistratura previsto dai costituenti, senza al contempo risolvere nessuno dei temi che sta a cuore ai cittadini, a partire dall’eccessiva lunghezza dei processi». Lo afferma il comitato “a difesa della Costituzione” e per il no al referendum sulla riforma della Giustizia. Il comitato ’Giusto dire no’ «parteciperà alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini le ragioni per cui la riforma non comporterà alcun miglioramento della giustizia e ribadire che indipendenza e autonomia della magistratura sono valori fondanti della nostra Repubblica a tutela di tutti»

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