Storie Web giovedì, Maggio 29
Notiziario

«Il body shaming è la denigrazione del corpo, oggi particolarmente amplificata anche dai social media, dove peraltro la maggior parte degli insulti vengono fatti in maniera anonima. La proposta di legge vuole mettere in atto tutta una serie di attività che valorizzino l’essere unici». Lo ha sottolineato Martina Semenzato (Noi moderati), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere e prima firmataria del disegno di legge all’esame dell’Aula della Camera che vuole istituire la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone.

La violenza della pratica del body shaming

Il body shaming è la pratica di criticare, deridere, umiliare qualcuno per il suo aspetto fisico, spesso attraverso insulti, scherno o allusioni. Una forma di violenza verbale e psicologica che può avere un impatto devastante sulle persone, influenzando l’autostima, la salute mentale, le relazioni sociali. Un fenomeno che, purtroppo, assume anche le caratteristiche del bullismo, del cyberbullismo, dei discorsi di odio sui social.

La denigrazione del corpo deve essere denunciata

«Parliamo di sensibilizzazione e di conoscenza del fenomeno – ricorda la presidente Martina Semenzato – che è il punto di partenza. La denigrazione del corpo deve essere innanzitutto denunciata, devono essere denunciate le persone che ti accusano attraverso una pluralità di strumenti che passano anche dall’informazione giornalistica piuttosto che le campagne all’interno delle scuole e perché no anche le campagne istituzionali. Quindi gli strumenti a disposizione sono quelli della società civile ma anche della famiglia, della scuola e naturalmente della politica».

Scuola elemento fondamentale per il rispetto della persona

Quanto è importante promuovere e organizzare iniziative didattiche su questo tema? «Io sono presidente di una commissione, quella del femminicidio, della violenza di genere, dove l’aspetto fondamentale è quella della cultura del rispetto. Proprio in ambito domestico. La prima denigrazione – ricorda la presidente Semenzato – è l’accusa nei confronti del corpo e quindi l’agenzia educativa della scuola è elemento fondamentale per porre l’attenzione a quelli che saranno gli uomini di domani e le donne di domani su temi importanti del rispetto della persona. Perché la lotta al body shaming vuol dire lotta per il rispetto delle persone».

Semenzato: “Contro la violenza di genere serve un patto fra famiglia, scuola e società civile”

Rientra nei casi di bullismo

Nelle campagne di sensibilizzazione e di comunicazione si parlerà anche delle responsabilità penali di questo fenomeno. «Si parlerà senza dubbio delle responsabilità di questo fenomeno che rientra ovviamente nei casi di bullismo. Le campagne istituzionali pubbliche, ma anche le campagne istituzionali private che raccolgono anche la voce proprio dei mezzi di comunicazioni come il vostro».

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