Storie Web mercoledì, Gennaio 8
Notiziario

I grandi eventi per trainare lo sviluppo turistico e dare una spinta all’economia della Sardegna. E poi l’obiettivo stadio di Cagliari e l’auspicio che i lavori (investimenti per circa 200 milioni di euro) per il possano essere avviati entro il 2025. È il quadro tracciato nel corso dell’incontro tra i rappresentanti della Regione il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, a Cagliari, per pianificare gli eventi del 2025.

Sport e turismo

«I grandi avvenimenti o gli avvenimenti sportivi in generale sono un fattore di economia territoriale, ma anche di interesse nazionale – sottolinea il ministro -. Io credo che sia fondamentale, come stiamo facendo anche in altri ambiti, trovare un metodo per collaborare tra Stato e Regioni. Questo nell’ottica appunto dell’attrattività del turismo sportivo». Dagli eventi sportivi anche un contributo per la «stagionalizzazione anche in termini di profilo del turista, di distribuzione sul territorio». E in questo ambito rientrano anche gli interventi per gli impianti sportivi.

La carta degli eventi

A ribadire la scelta della Regione di giocare la carta degli eventi è anche l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu: «La Sardegna negli ultimi anni si è caratterizzata per ospitare molti eventi di grandissimo rilievo, anche di carattere mondiale – sottolinea -. Noi pensiamo di poter proseguire in questa linea, pensiamo di poter ospitare grandi eventi che hanno la capacità di spostare flussi importanti, sia direttamente con gli atleti e gli appassionati, sia indirettamente trasmettendo le immagini dei grandi eventi, pensiamo al Mondiale Rally, un po’ in tutto il mondo».

La concorrenza straniera

E poi trovare soluzioni per affrontare la concorrenza degli altri Paesi. Tra questi «il mondo arabo, che si candida ormai a ospitare tutti i più grandi eventi mondiali». «Ora c’è una forte attenzione anche sugli sport motoristici, il rally mondiale si farà per la prima volta a Riad con un contratto di cinque anni, con cifre che non sono più alla portata di quelle che possiamo sopportare noi – aggiunge l’esponente dell’esecutivo-. Si tratta di definire insieme al Ministero e alle Federazioni nazionali una strategia che consenta all’Europa, in questo caso parte dalla Sardegna questa ipotesi di accordo un po’ difensivo rispetto agli aiuti di Stato, di far sì che non tarpi le ali alle regioni, ai comuni e allo stesso Stato e ci dia la possibilità di poter operare, se non alla pari, quantomeno di poter ambire a mantenere i grandi eventi mondiali che abbiamo realizzato negli ultimi anni».

Lo stadio di Cagliari

Non meno importante la questione del nuovo stadio di Cagliari per cui sono previsti investimenti per circa 200 milioni di euro che i giorni scorsi ha visto la Regione e il Comune firmare un nuovo accordo. «Vogliamo vedere il cantiere entro la fine dell’anno, possibilmente – ribadisce il ministro-. L’accordo che è stato raggiunto nei giorni scorsi con il Comune e la Regione penso che darà una spinta significativa, oserei dire decisiva. Credo che l’impegno di tutti gli attori in campo, a partire dal presidente Giulini e il Cagliari Calcio possa consentire il raggiungimento di questo obiettivo al quale anche noi stiamo cercando di dare un supporto. Questo vale per Cagliari come per tutti gli altri progetti che si stanno sviluppando in Italia». Il 2025 dovrebbe essere anche l’anno della demolizione del vecchio Sant’Elia. «Nel momento in cui l’iter amministrativo si conclude il primo atto, prima della ricostruzione, è l’abbattimento del vecchio stadio e poi, un giorno, anche smontare lo stadio temporaneo che sembra diventato quasi

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