Storie Web domenica, Maggio 19
Notiziario

Sulla rigenerazione urbana, tema che potrebbe ricomprendere al suo interno le norme sul salva casa volute da Matteo Salvini, scende in campo anche Fratelli d’Italia. Il partito della premier era rimasto finora fuori dal contenzioso che nella maggioranza aveva visto gareggiare i due vicepremier: Salvini, pronto ad un decreto per concedere le mini-sanatorie, e Tajani, propenso invece ad utilizzare più o meno per lo stesso fine il ddl Gasparri sulla rigenerazione in discussione in Senato. Nelle scorse settimane la premier Meloni aveva messo dei paletti a Salvini («Non può essere un condono», ha fatto sapere al capo della Lega, rivendicando l’ultima parola sul perimetro dell’intervento). Ma ora, con due nuovi ddl appena depositati sempre a Palazzo Madama, FdI sembra voler entrare nel vivo del dibattito e dire la sua, proponendo peraltro un’ampia «delega al governo per la semplificazione delle disposizioni legislative in materia urbanistica».

Otto proposte di legge in Parlamento sulla rigenerazione urbana

Le proposte di legge per la rigenerazione all’esame del Parlamento vanno così moltiplicandosi. Il conto è arrivato ad 8: due del Pd, una del M5S, una della Lega e due di Forza Italia, tra cui proprio quella presentata in estate da Maurizio Gasparri e che gli azzurri vedono come possibile alternativa al piano di Salvini. A queste si sono aggiunti il 30 aprile i due ddl di Andrea De Priamo, senatore di FdI membro della Commissione Affari costituzionali. Il primo è già stato incardinato in commissione Ambiente, dove sono in esame anche gli altri disegni di legge. Nei 12 articoli è prevista anche la delega al governo ad adottare, entro centottanta giorni, «uno o più decreti legislativi recanti disposizioni per la revisione organica della normativa vigente in materia urbanistica», «nonché provvedimenti per la semplificazione delle procedure amministrative».

Gli obiettivi della delega

La delega punta tra le altre cose a «incentivare i processi di rigenerazione urbana e favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio per promuovere la compatibilità ambientale, l’efficientamento energetico, il miglioramento e l’adeguamento sismico; individuare le procedure semplificate e gli incentivi urbanistici, anche in termini di premi di cubatura e di mutamenti alle destinazioni d’uso, per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente; istituire un fondo nazionale pluriennale per la rigenerazione urbana volto a favorire gli interventi di rigenerazione urbana e disciplinare le modalità di assegnazione delle risorse; provvedere a una razionalizzazione dei processi amministrativi, promuovendo la loro digitalizzazione; prevedere la razionalizzazione dei titoli abilitativi e il riordino della disciplina per l’attuazione dei procedimenti di demolizione e ricostruzione degli immobili e di sostituzione edilizia tramite Scia, permesso di costruire e permesso di costruire convenzionato».

Il pressing di Salvini

La commissione Ambiente farà un primo punto mercoledì, giorno in cui ha in calendario la discussione dei sei ddl incardinati precedentemente, e di cui non si esclude un parziale accorpamento. Salvini intanto va dritto per la sua strada: recentemente ha ribadito l’intenzione di portare il salva casa come dl in consiglio dei ministri entro il mese di maggio.

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