Un ragazzo di 24 anni ha ottenuto un risarcimento da oltre 150mila euro per ingiusta detenzione: è rimasto infatti in carcere per quasi due anni.
Foto di repertorio
Nella giornata di oggi, venerdì 8 novembre, è stata data notizia di un risarcimento da quasi 158mila euro per una ingiusta detenzione ai danni di un ragazzo di 24 anni, cittadino egiziano. Il giovane è rimasto in carcere per quasi due anni perché accusato di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni che avrebbe causato con una mazza di ferro con la quale avrebbe colpito – secondo le accuse – un connazionale.
Il 24enne era stato arrestato a maggio 2021. In primo grado, i giudici lo hanno condannato a sei anni e sei mesi: è rimasto in carcere per 669 giorni. Un anno e dieci mesi. La sentenza in Corte d’Appello, pronunciata il 22 marzo 2023, lo ha assolto con la formula più ampia: è stato assolto perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto. I giudici ne hanno quindi ordinato l’immediata scarcerazione.
Per lui adesso è arrivato il risarcimento, proprio per ingiusta detenzione, da parte dei giudici della quinta sezione della Corte d’Appello di Milano. La cifra che è stata concessa è di 157.763,58 euro. Si tratta di 235,82 euro al giorno. I giudici hanno quindi accolto, in parte, la richiesta della difesa che invece chiedeva 250mila euro, includendo i danni morali.
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Il primo risarcimento è diventato definitivo. Altri quattro ragazzi, connazionali del 24enne, hanno chiesto lo stesso risarcimento e sempre per ingiusta detenzione. Per loro però non è ancora arrivata una pronuncia definitiva.