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Notiziario

Bomba inesplosa rinvenuta a Fregene: trovata durante una passeggiata, presto da stabilire la data della rimozione e bonifica.

Immagine di repertorio

Stava passeggiando sull’argine di un canale, in un’area rurale e priva di edifici, fra viale dei Collettori e viale dell’Olivetello, quando si è accorto della presenza di uno strano oggetto nascosto fra le piante. Si  è avvicinato e ha scoperto che si trattava di una bomba inesplosa. È successo ieri pomeriggio, sabato 27 aprile 2024, a Fregene. Ad accorgersi della presenza dell’ordigno, un giovane che stava camminando lungo quel tratto di strada.

L’ordigno bellico inesploso: cosa succede ora

L’ordigno che, presumibilmente, risale alla seconda guerra mondiale, è un un residuato bellico del tipo mina e le sue dimensioni sono di 20×20 centimetri. Non appena si è reso conto di cosa aveva davanti, il ragazzo ha immediatamente fatto scattare l’allarme. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della vicina Stazione di Fregene. I militari, intervenuti seguendo il protocollo, hanno immediatamente attivato la vigilanza dell’area in attesa delle operazioni di rimozione e bonifica che saranno coordinate dalla Prefettura di Roma.

La bomba inesplosa a Viterbo

Un’altra bomba che sta molto facendo parlare di sé sarà bonificata presto. Si tratta di quella rinvenuta a Viterbo, in via Alcide De Gasperi. Ritrovata a metà marzo, il grande ordigno bellico, da 1300 chili di tritolo, sarà bonificata il prossimo 7 maggio, quando è prevista l’evacuazione di oltre 30mila persone. Fino ad allora viene presidiata 24 ore su 24 dalle forze dell’ordine.

Bomba inesplosa a Viterbo, la Asl: “Per la bonifica visite sospese, in ospedale solo se è urgente”

Per l’occasione, il giorno della bonifica, è pronto un piano di organizzazione al fine di garantire la sicurezza di cittadini e turisti, con il contributo di polizia, carabinieri, caschi bianchi e, ovviamente, artificieri. Già emanate anche le direttive della Asl di Viterbo che sospende le visite e chiede di non recarsi nelle sedio sanitarie vicine, come l’ospedale di Belcolle e alla Cittadella della Salute, se non in casi di reale emergenza.

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