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Un’ammissione di responsabilità è arrivata dal premier laburista britannico Keir Starmer per come ha gestito la caotica approvazione alla Camera dei Comuni della riforma del welfare, contenente tagli ai sussidi per disabili e lavoratori in malattia, dopo che la proposta di legge è stata drasticamente ridimensionata a colpi di concessioni al fine di contenere la rivolta dei deputati della maggioranza.
Il primo ministro in un’intervista alla Bbc ha ammesso di “non aver interagito” adeguatamente con i parlamentari laburisti nella discussione del provvedimento e allo stesso tempo è tornato a difendere la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, ridotta in lacrime ieri durante il Question Time ai Comuni dopo che sir Keir non aveva subito garantito di mantenerla nel suo incarico di ministra del Tesoro a fronte degli attacchi in arrivo dalla leader dell’opposizione conservatrice, Kemi Badenoch, sulla gestione dell’economia e dei conti pubblici.
Il premier, che si era affidato a un portavoce per rassicurare sulla permanenza di Reeves al suo posto ma solo dopo il dibattito in Parlamento, è tornato a farlo, sottolineando come la cancelliera stia facendo un ottimo lavoro e il suo pianto fosse dovuto a “motivi personali”. Stando al tabloid Sun, Reeves invece avrebbe detto di essere “sotto una grande pressione” prima di mostrare tutto il suo turbamento e le lacrime nel corso del Question Time.
Le stesse rassicurazioni di Starmer sembrano più che altro un tentativo di frenare le polemiche, la fronda interna al partito che si sta organizzando dopo la rivolta di 42 deputati contro i tagli al welfare e pure l’instabilità dei mercati, riscontrata nelle ultime ore col brusco deprezzamento della sterlina. Proprio per questo il Times sottolinea che il futuro di Reeves in quell’incarico tanto delicato appare in bilico. Il tutto avviene alla vigilia del primo anniversario delle elezioni politiche del 4 luglio 2024 vinte dal Labour e dalla successiva salita al poter di Starmer.
