Storie Web venerdì, Novembre 22
Notiziario

Una premessa è d’obbligo: la bacchettata dell’Europa, sotto forma di lettera di messa in mora, non è arrivata solo all’Italia ma a tutti gli Stati membri, colpevoli di aver mancato il target fissato dalla direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (la numero 19 del 2012, poi dalla 884 del 2024) che fissa un tasso minimo di raccolta da conseguire ogni anno, pari al 65% del peso medio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nello Stato membro interessato nei 3 anni precedenti o, in alternativa, all’85% del peso dei Raee prodotti nel territorio di tale Stato membro. Un obiettivo difficilmente raggiungibile, però, anche perché come spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee, il sistema collettivo no-profit che raggruppa i principali produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche impegnati ad adempiere alla legislazione nazionale sul tema, «negli ultimi tre anni sono stati immessi sul mercato grandi quantità di apparecchiature che non diverranno rifiuti quest’anno, come i pannelli fotovoltaici, e che quindi hanno finito per gonfiare il denominatore».

I dati della raccolta

Insomma, la modalità con cui si valuta la capacità di raccolta dei Raee degli Stati necessita di un tagliando. Ad ogni modo, però, la “macchina” italiana procede comunque a rilento. Nel 2023, dicono i dati del Centro di Coordinamento Raee, la raccolta complessiva, pari a 349.345 tonnellate ha subito un nuovo calo (-3,1%) rispetto all’anno prima con riduzioni che hanno riguardato Nord (-1,3%), Centro (-1,1%) e Sud (-8,3%). E, anche se nei primi nove mesi del 2024 si è assistito a un leggero recupero (+1,07%), le performance restano tutt’altro che virtuose.

Le novità del Dl salva infrazioni

Non è un caso, quindi, che si sia intervenuti per provare a raddrizzare la rotta attraverso alcuni emendamenti contenuti nella conversione in legge del Dl Salva infrazioni (il 131 del 2024), che Erion già nel 2022 aveva individuato come essenziali per spingere lo sviluppo del sistema Raee italiano all’interno del Libro Bianco sui Raee elaborato congiuntamente agli stakeholder della filiera. La prima novità riguarda l’obbligo per i sistemi collettivi di progettare, realizzare e finanziare programmi di comunicazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza della raccolta separata dei Raee (a e sui benefici ambientali ed economici del relativo riciclo: ogni anno i consorzi devono destinare a questa finalità almeno il 3% del totale dei ricavi dell’esercizio precedente. L’altra misura introdotta è la radicale semplificazione degli adempimenti a carico dei negozianti per l’effettuazione dei servizi di ritiro “uno contro uno” e “uno contro zero” dei Raee.

Arienti: la scarsa consapevolezza dei cittadini

«L’Italia sconta una scarsa consapevolezza dei cittadini rispetto all’importanza della raccolta differenziata dei Raee. Pensiamo solo alle piccole apparecchiature che finiscono spesso nel sacco nero a conferma della scarsa sensibilità verso questa tematica. L’altro nodo è l’assenza di occasioni di raccolta prossime al domicilio del cittadino. Se deve andare all’isola ecologica che è lontana o nel negozio deputato al ritiro, che poi è quello con una superficie superiore ai 400 metri quadri, il percorso risulta poco agevole. Quindi bisogna sicuramente educare alla raccolta, ma bisogna anche facilitare le procedure. E in tal senso il decreto salva infrazioni è un buon passo avanti dal momento che è stata tolta tutta la burocrazia che gravava sui negozianti».

Il dg di Erion Weee: occorre liberalizzare la raccolta

Ma basteranno queste misure per invertire il trend? La risposta di Arienti è molto chiara. «Bisogna liberalizzare la raccolta dei Raee perché se non ci prendiamo questo rischio i risultati resteranno modesti. Occorre rendere più facile il recupero di questi rifiuti rendendo possibile la raccolta ovunque, dalle scuole alle parrocchie. Oggi, invece, questo non è possibile perché se il preside di una scuola organizza la raccolta differenziata dei piccoli Raee compie un reato penale.

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