Storie Web venerdì, Marzo 14
Notiziario

La difesa europea è stata al centro di un vertice leghista, convocato prima del Cdm (dove il vicepremier leghista ha fatto un breve passaggio e mancava Antonio Tajani, impegnato in Canada con il G7 dei ministri degli Esteri). Un “controvertice” visto con sospetto dagli alleati anche perché, come vanno ripetendo da Fdi e Fi, la linea in politica estera la danno “Palazzo Chigi e la Farnesina”, concetto ribadito in queste ore dall’azzurro Giorgio Mulè.

Lega su ReArm: acquisti solo da aziende italiane

Comprare mezzi militari e altri strumenti per la difesa da aziende italiane, non francesi o tedesche, e chiedere all’Ue la stessa attenzione che ha per le frontiere ad Est anche per il Mediterraneo, è la linea della Lega, emersa da una riunione nella quale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe comunque ribadito la posizione già espressa a Bruxelles, e in Parlamento, della necessità di attendere i dettagli del Piano di riamo per poterlo valutare a fondo, ferma restando l’attenzione massima al debito pubblico, e l’idea di non intaccare le risorse destinate alla spesa sociale, a partire dalla sanità.

Riserve su Eutelsat

Nella riunione sono state anche sollevate riserve su Eutelsat, competitor di Starlink: nella disanima leghista, l’azienda ha tra i principali azionisti un gruppo di proprietà di un magnate indiano, oltre a società francesi, il governo britannico, nonché un fondo cinese. «Diciamo no a Musk e sì a questi?», l’obiezione sollevata sul punto da Salvini con i suoi. «No a deleghe in bianco su imprecisati eserciti europei», la nota dopo il consiglio federale del Carroccio.

Le divisioni nel centrodestra

Sono tutti temi decisamente ancora aperti anche nelle analisi di Palazzo Chigi, in una strategia che da settimane è segnata da cautela e una buona dose di equilibrismo. Lo ha dimostrato l’input agli europarlamentari di Fdi di astenersi sulla risoluzione sull’Ucraina perché «contro Trump». E lo confermano i dubbi non ancora sciolti sulla partecipazione alla videocall della coalizione dei volenterosi convocata da Londra per sabato. Subito dopo andrà risolta la grana della risoluzione di maggioranza in vista del Consiglio Ue. Per evitare dissidi potrebbe essere molto stringata: «sicuramente si troverà un accordo», garantisce Salvini.

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