Storie Web venerdì, Marzo 21
Notiziario

Le contromisure studiate dalla Commissione europea in risposta ai dazi Usa potrebbero entrare in vigore a “metà aprile”, con uno slittamento in avanti dovuto a un “allineamento” di due diversi pacchetti.

Dal prossimo 2 aprile partiranno le tariffe reciproche che Trump vuole imporre ai suoi partner commerciali, per quello che considerano un “commercio sleale e squilibrato”. Secondo gli Stati Uniti questo dovrebbe servire come base per ridefinire e ricostruire le relazioni commerciali degli Stati Uniti con il resto del mondo. “Solo allora i partner potranno impegnarsi in eventuali negoziati”, ha detto oggi il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic in audizione in commissione Trade all’Eurocamera, confermando le tempistiche che erano state annunciate dall’amministrazione americana. Ora però l’Unione europea ha rinviato l’entrata in vigore dei dazi nei confronti degli Stati Uniti fino a metà aprile.

Quando scattano le contromisure Ue contro i dazi si Trump

I dazi americani colpiranno anche i prodotti italiani, per esempio il vino, su cui il tycoon prevede di imporre una tariffa del 200%. L’introduzione di nuovi dazi è la risposta di Trump alle contromisure annunciate da Canada e Ue dopo i dazi imposti dagli Usa su acciaio e alluminio. “Quello che tassano a noi, lo tasseremo a loro”, ha minacciato Trump.

L’Unione europea ha reagito all’introduzione da parte degli Usa di tariffe al 25% su acciaio e alluminio con contromisure per 26 miliardi di euro, che si applicheranno alle esportazioni di merci americane, una cifra pari alla portata economica delle tariffe imposte dagli Usa, che pesano solo per il 5% sull’export europeo.

Quali prodotti Usa l’Italia pagherà di più con i dazi di Trump e quali sono i beni più a rischio

Le contromisure europee dovevano scattare in due fasi. I primi dazi secondo la tabella di marcia dovevano partire dal 1 aprile, toccando una varietà di prodotti tra cui barche, whisky bourbon, jeans e moto Harley-Davidson (dazi già introdotti durante il primo mandato di Trump e successivamente sospesi da Joe Biden)

La seconda fase era prevista dal 13 aprile, quando le altre misure sarebbero state “pienamente operative”. In questo caso i beni interessati sono prodotti industriali (acciaio, alluminio, tessuti, elettrodomestici, materie plastiche, utensili e pelletteria), prodotti agricoli (tra cui pollame, manzo, frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure), con tariffe ‘proporzionate’ a quelle imposte dagli Usa.

Ora però il calendario dei dazi Ue è stato rivisto. “Alla luce del recente annuncio secondo cui gli Stati Uniti intendono introdurre dazi aggiuntivi il 2 aprile, stiamo ora valutando la possibilità di allineare la tempistica delle due serie di contromisure dell’Ue, in modo da poter consultare gli Stati membri su entrambe le liste contemporaneamente. Ciò ci darebbe anche più tempo per i negoziati, al fine di cercare di trovare una soluzione reciprocamente accettabile”. Quindi tutte le contromisure dell’Ue annunciate lo scorso 12 marzo dovrebbero entrare in vigore a metà aprile.

Il Piano dell’Italia per proteggere le imprese italiane dai dazi Usa

Intanto domani a Villa Madama, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani presenterà alle associazioni del mondo produttivo italiano un Piano d’azione per l’accelerazione dell’export sui mercati extra-Ue ad alto potenziale. “Il Governo intende lavorare al fianco delle nostre imprese per sostenerne l’export e l’internazionalizzazione attraverso un insieme coordinato di interventi. Il Piano d’Azione è un nuovo strumento concreto, che verrà attuato attraverso un lavoro di squadra della Farnesina con le agenzie del ‘Sistema Italia’ per favorire il dialogo tra aziende italiane, operatori locali e controparti estere, sostenendo la cooperazione economica e favorendo le opportunità commerciali”, ha commentato Tajani.

Oggi il ministro degli Esteri ha incontrato il commissario europeo per il Commercio e la sicurezza economica Maros Sefcovic  per fare un punto della situazione. L’intento del governo è quello di  evitare un’escalation “lavorando sulla diversificazione delle esportazioni con i Paesi terzi. L’Italia ha già pronto un Piano strategico d’azione che presenterò domani per accelerare l’export”, ha scritto il vicepremier su X.

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