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Notiziario

A partire da oggi, 1° gennaio 2025, non è più possibile ottenere bonus e sconti fiscali per l’acquisto di caldaie a gas. La novità, annunciata da tempo e inserita in manovra, è prevista dalla direttiva europea Case green. Ecco quali agevolazioni edilizie saranno ancora accessibili quest’anno.

Finisce l’epoca dei bonus caldaie, almeno per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento alimentati a gas e con altri combustibili fossili. A partire da oggi, 1° gennaio 2025, l’acquisto di caldaie a gas non sarà più sostenuto da incentivi. I bonus saranno ancora disponibili per le caldaie ibride, che oltre al gas utilizzano anche una pompa di calore (alimentata con elettricità) o un impianto solare termico.

Fino alla fine del 2024, l’acquisto e l’installazione di una caldaia a gas potevano essere di fatto scontati del 50% tramite il bonus Ristrutturazioni (con una spesa massima fino a 96mila euro). In più, se si installavano caldaie a condensazione di classe energetica A o superiore, e insieme si installava anche un sistema di termoregolazione avanzato, si poteva approfittare dell’Ecobonus che arrivava fino al 65% della spesa.

Tutte le operazioni effettuate da oggi in poi, invece, per quanto riguarda le caldaie a gas non rientreranno più nei bonus citati. Come detto, saranno ammessi gli impianti ibridi, e lo stesso vale per le caldaie a legna o a pellet, oltre ai climatizzatori elettrici.

Isee 2025: quando scade quest’anno e come ottenere agevolazioni e bonus

Si sapeva da tempo che lo stop sarebbe arrivato, dato che la nuova direttiva Case green europea obbligava gli Stati membri a cancellare le agevolazioni per il riscaldamento a combustibili fossili entro l’inizio del 2025. Così, la novità è stata inserita nella legge di bilancio con un emendamento firmato dal Movimento 5 stelle.

Va ricordato che la direttiva Case green vieta anche di installare nuove caldaie a gas, ma solamente a partire da una scadenza molto più lontana: il 2040. Fino ad allora, quindi, non ci saranno ostacoli per chi ne vuole una. Semplicemente, non ci sarà più accesso agli stessi sconti.

Quest’anno restano in vigore diversi bonus edilizi, anche se depotenziati rispetto al passato. Infatti, il già citato bonus Ristrutturazioni è stato confermato al 50% (e con un tetto di spesa di 96mila euro) solamente per quanto riguarda i lavori sulla prima casa. Per gli altri immobili, invece, scenderà a 36%. Non solo, ma nel 2026 e 2027 la percentuale scenderà al 36% anche per le prime case, anche se il tetto massimo di spesa resterà lo stesso.

Anche l’Ecobonus scende al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri edifici, e nel 2026-2027 l’aliquota sarà del 36% per la prima casa e del 30% per tutto il resto. Il Superbonus vale il 65%, ma solo se la Cilas è stata depositata entro il 15 ottobre 2024. Queste agevolazioni potranno ancora essere usate per un impianto di riscaldamento, ma non per una caldaia a gas.

Infine, resta in vigore il bonus mobili che vale il 50% della spesa fino a 5mila euro, purché l’acquisto avvenga nel contesto di interventi edilizi. E, come novità, nel corso dell’anno diventerà accessibile un nuovo bonus elettrodomestici: per chi ne compra uno ad alta efficienza energetica ci sarà la possibilità di detrarre il 30% del prezzo, fino a un massimo di 100 euro, o di 200 euro se l’Isee familiare è sotto i 25mila euro.

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