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Notiziario

È approdato in Aula alla Camera per il varo definitivo, a quasi un anno e mezzo dal via libera del Governo, il disegno di legge che contiene «misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (C 2139), approvato dal Senato lo scorso novembre. Un provvedimento molto atteso dai lavoratori del settore difesa, sicurezza e soccorso pubblico, che in 18 articoli punta a modernizzare e migliorare la funzionalità dei corpi intervenendo su più fronti, dall’organizzazione interna alla semplificazione delle procedure di formazione e reclutamento, fino a diritti e benessere del personale e delle loro famiglie.

Polizia, sale a quattro anni il periodo minimo in prima assegnazione

Il Ddl eleva innanzitutto da due a quattro anni (e da uno a due in caso di sede disagiata) il periodo minimo di servizio nella sede di prima assegnazione per agenti in prova, vice ispettori in prova e commissari capo. La norma si applicherà per i concorsi banditi dopo l’entrata in vigore della legge. Un decreto del ministro dell’Interno potrà inoltre individuare, nel limite del 29% delle dorazioni organiche di ogni qualifica e per non più di cinque anni, posti di funzioni “in deroga”, ai fini del conferimento degli incarichi da dirigente, per i funzionari della Polizia promossi vice questore aggiunto o qualifiche equiparate nelle carriere dei funzionari tecnici, dei medici e dei medici veterinari. Un «meccanismo (temporaneo, quinquennale) di “flessibilizzazione” nella individuazione e gestione dei posti di funzione, per le qualifiche di vice questore aggiunto ed equiparate», sintetizza il dossier della Camera dei deputati.

Nasce la Scuola superiore di polizia

Debutta ufficialmente la Scuola superiore di polizia, che nel Dlgs 334/2000 figurava ancora come “Istituto superiore di polizia”. Collocata alla Pubblica sicurezza e riservata alla formazione e all’aggiornamento del personale appartenente ai ruoli dirigenti e direttivi, la Scuola dovrà essere diretta da un prefetto o un dirigente generale di pubblica sicurezza, allineando la titolarità della carica alla disciplina posta dal regolamento sull’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale del Viminale. Viene inoltre espressamente menzionato il Centro Alti Studi del ministero dell’Interno (Casmi), con la previsione che un regolamento proposto dal ministro, di concerto con i titolari dell’Economia e della Funzione pubblica, dovrà disciplinare il raccordo tra la Scuola, le altre articolazioni della Pubblica sicurezza, il Casmi e gli altri istituti di alta formazione del Viminale.

Trasferimenti in deroga per il Giubileo

Il Ddl prevede poi che durante il Giubileo il capo della Polizia possa disporre, a domanda dell’interessato, i trasferimenti del personale di ogni ruolo che espleta funzioni di polizia in deroga al requisito minimo di permanenza in sede. Con il solo paletto del nulla osta della sigla di appartenenza in caso di trasferimenti in un Comune diverso di componenti della segreteria nazionale, delle segreterie regionali e provinciali dei sindacati di polizia a carattere nazionale maggiormente rappresentativi.

Carriere rideterminate per decreto del ministro

Sempre l’articolo 1, al comma 6, stabilisce che non solo le dotazioni organiche dei singoli “ruoli” della Polizia possano essere rideterminate con decreto del ministro dell’Interno (come prevede il Dlgs 95/2017), fermo restando il volume organico complessivo e senza oneri a carico della finanza pubblica, ma anche le “carriere”.

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