Un nuovo edificio alto al massimo 24 metri, prati e percorsi ciclopedonali. Si amplia la cittadella giudiziaria di Roma a Piazzale Clodio, a ridosso della collina di Monte Mario. Oggi, nella sede della Regione Lazio, è stato presentato il decreto regionale appena firmato dal governatore Francesco Rocca con il percorso per realizzare entro il 2029 il progetto da 80 milioni di euro, percorso delineato in un decreto regionale appena firmato dal governatore Francesco Rocca, alla presenza del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del sottosegretario alle Infrastrutture, Tullio Ferrante, e al sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.
Al via concorso internazionale di progettazione
Il provvedimento dà seguito al protocollo d’intesa siglato alla Regione Lazio lo scorso 10 luglio (presente allora anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini), che sanciva l’accordo interistituzionale per la riqualificazione dell’intera area contigua a piazzale Clodio e l’edificazione di un nuovo edificio della cittadella nel quartiere Prati che ospita il tribunale penale, istituendo un tavolo tecnico ad hoc. Il progetto viene da lontano: risale al 16 maggio 2019 (epoca gialloverde al Governo nazionale e pentastellata in Comune) la prima intesa in materia tra il dicastero della Giustizia, la Regione e Roma Capitale. L’intervento – 24.400 metri quadri di nuova edificazione tra l’attuale parcheggio e l’area verde nota come il “pratone” di via Teulada – sarà realizzato tramite un concorso internazionale di progettazione che sarà bandito entro luglio e punta all’ammodernamento dell’intero quadrante.
Nordio: «Modello positivo di sinergia tra le istituzioni»
Il Guardasigilli ha voluto sottolineare la «sinergia e la convergenza» tra le amministrazioni che hanno permesso di sbloccare l’iniziativa, volta anche a rendere la giustizia più efficiente. «Una buona notizia», ha evidenziato Nordio, in un momento in cui proprio sulla giustizia si consumano lotte senza esclusioni di colpi, come dimostra l’immigrazione.
Il nuovo edificio e l’aumento del verde
Il fabbricato aggiuntivo rispetto ai tre corpi oggi esistenti, edificato in un rettangolo basato nella zona dove ora c’è il parcheggio e destinato a ospitare gli uffici giudiziari e servizi come mensa, bar e asilo nido, non potrà superare i 24 metri di altezza e dovrà armonizzarsi con il contesto. Secondo le indicazioni condivise tra le amministrazioni, dovrà essere realizzato senza nuovo consumo di suolo e utilizzando la minor quantità possibile di aree che oggi sono permeabili, cioè in grado di assorbire le acque piovane, e la maggior estensione possibile di superfici già compromesse sotto il profilo ambientale. Tutto prevedendo anche l’aumento delle superfici verdi, con la riqualificazione e la depavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio.
La riqualificazione del pratone di via Teulada
L’edificio è chiamato a integrarsi con la realizzazione della cosiddetta “Porta del Parco”, ovvero con la completa riqualificazione e ripristino del verde del “pratone”, la vasta zona ricompresa tra la città giudiziaria e Monte Mario. L’intento è trasformarla nella porta d’accesso all’omonimo parco, con un percorso pedonale al suo interno. Sulla collina, Regione Lazio e Roma Capitale programmeranno una serie di interventi per il ripristino della vegetazione colpita dall’incendio del luglio 2024. Allo studio c’è anche la possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale protetto che potrebbe collegarsi alla ciclabile del Lungotevere, creando un tracciato unico fino a Ponte Milvio e oltre.