Storie Web venerdì, Luglio 4
Notiziario

Entra in vigore oggi, 1° luglio 2025, la Port Fee a favore degli autotrasportatori attivi nelle operazioni di carico e scarico container nel porto di Venezia Marghera: si tratta di una sorta di indennizzo forfetario che vada a coprire extra costi operativi.

La decisione è stata confermata in una doppia riunione prima con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, i rappresentanti degli spedizionieri, terminalisti e operatori portuali; poi con l’assemblea delle imprese di autotrasporto.

Il compenso

La misura, già adottata in altri scali nazionali come Genova, La Spezia e dal 1° luglio anche Livorno, prevede una cifra — definita dalla libera contrattazione tra le parti — destinata a riconoscere il ruolo strategico degli autotrasportatori all’interno della catena logistica portuale e di fatto rappresenta – secondo i promotori – un primo passo verso un riequilibrio delle condizioni operative nel porto. La Port Fee mira infatti a compensare i maggiori costi e le inefficienze operative che gravano quotidianamente sulle imprese di trasporto, contribuendo a migliorare la competitività del sistema logistico veneto e a rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori della filiera.

Promotrici dell’iniziativa sono FAI Veneto, CNA Fita Veneto e Confartigianato Trasporti Veneto, che esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta e confermano la disponibilità a monitorare l’attuazione della misura, garantendone trasparenza ed efficacia. Le associazioni sottolineano inoltre la necessità di proseguire il confronto avviato con l’Autorità Portuale, per affrontare e risolvere le criticità ancora presenti nello scalo veneziano, inclusa la viabilità condizionata dai cantieri.

La vertenza

All’inizio di giugno le associazioni dell’autotrasporto avevano lanciato un messaggio chiaro: l’attività di trasporto container nel porto di Venezia era arrivata a un punto di rottura, con le aziende del settore strette in una morsa di costi amministrativi e operativi in continuo aumento e una gestione logistica che manca di efficienza e coordinamento: «Ogni giorno, le imprese sono costrette a subire tempi d’attesa estenuanti per le operazioni di carico e scarico, spesso incompatibili con i ritmi di lavoro sostenibili e con le regole fondamentali della sicurezza. A queste problematiche strutturali si sommano danni economici rilevanti e condizioni di lavoro inaccettabili, con mezzi fermi per ore, personale sottoposto a forte stress e una cronica assenza di servizi di base per gli autisti. Le aziende non possono continuare ad assorbire costi e disservizi che non dipendono dalla loro volontà, né essere le uniche a pagare il prezzo di un sistema che penalizza l’intera filiera logistica e produttiva».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.