empre più pizze per tutti. L’anno scorso in Italia i locali che servono Margherite e Capricciose erano 88.793, ossia il 25% in più rispetto al 2023, stimano gli organizzatori del Campionato Mondiale della Pizza (la cui 32esima edizione si terrà a Parma dall’8 al 10 aprile) basandosi su dati camerali.
Un universo in continua evoluzione, che, secondo un report di Coldiretti e Ipsos, incassa oltre 15 miliardi di euro e sforna 2,7 miliardi di pizze all’anno. E un partner privilegiato del food delivery, visto che nel 2024 tramite Just Eat gli italiani hanno ordinato 5.120 tonnellate di pizze.
Nel 2024 non è aumentato solo il numero delle pizzerie ma anche il loro listino. I prezzi sono saliti in media del 4% rispetto all’anno precedente, stima Altroconsumo, mentre quelli delle pizze vendute al supermercato sono diminuiti fino al 2% (fonte Niq). La maggiore convenienza ha contribuito a far ripartire le vendite di pizza nel canale retail (+5,8% a volume e +4,7% a valore) arrivate a 570 milioni di euro. «Dopo un 2023 segnato dalle dinamiche inflattive e dall’attenzione al risparmio, lo scorso anno il mondo della pizza è risalito e la crescita ha riguardato tutti i segmenti di mercato anche se con dinamiche differenti», afferma Matilde Ciroldi di NielsenIQ.
A brillare sono state le pizze e basi a lunga conservazione, che, con una volata del 60% circa sia a volume che a valore, sono arrivate a sfiorare i 42 milioni di euro sorpassando le pizze fresche (38 milioni di euro, +0,7%). Anche in questo caso è stato il fattore convenienza a guidare le danze: l’aumento della pressione promozionale, la riduzione del prezzo medio e la rimodulazione dei formati hanno fatto calare in media del 5% il prezzo a confezione, conquistando nuove famiglie (6 milioni in totale) e aumentando le rotazioni.
Le pizze fresche si sono prese la rivincita nei discount (+6,9% di vendita a volume), che brillano anche nella “pancia” del mercato, ossia la pizza surgelata, visto che ne rappresentano oltre un terzo del giro d’affari a totale retail. Nel 2024 le vendite hanno superato i 160 milioni di euro (+4,1% annuo) e i volumi sono aumentati di quasi il 6%, superando il record del 2022, spinti da un ampio assortimento e da un prezzo inferiore in media del 20% rispetto a super o ipermercati.