Storie Web giovedì, Luglio 3
Notiziario

L’industria italiana dei filati per maglieria, riunita al salone Pitti Filati di Firenze (1-3 luglio), cerca le strade per uscire dall’impasse di mercato che, ormai da diverse stagioni, sta mettendo a dura prova i bilanci delle aziende. Il fondo Ethica Global Investments, che nel 2020 aveva acquisito il pratese Lanificio dell’Olivo e nel 2022 la novarese Manifattura Sesia, nel marzo scorso ha fatto tris acquisendo la biellese Servizi e Seta, specializzata in filati in seta pura e misti con fibre nobili.

Alla guida del gruppo battezzato Filidarte, che ora conta 180 dipendenti e 66 milioni di fatturato aggregato 2024 con ebitda al 10%, dal 1 aprile c’è Alberto Enoch, ex ad di Servizi e Seta, che spiega: «Vogliamo fare sinergie, e per questo abbiamo avviato 14 tavoli di lavoro sulle varie aree operative per integrare organizzazione e produzione, pur mantenendo le diverse identità aziendali. L’obiettivo è arrivare a 90 milioni di euro di ricavi nel giro di tre-quattro anni e migliorare la marginalità portando l’ebitda al 15%. Per fare questo oggi è fondamentale dare un buon servizio al cliente». Già quest’anno Filidarte punta a crescere, anche se il mercato non brilla.

A Prato, in particolare, la specializzazione nei filati fantasia sta penalizzando le aziende: «Il 2025 è un anno difficile – spiegano Pierluigi Marrani e Roberta Pecci del gruppo Pecci Filati, 24 milioni di fatturato atteso nel 2025 (-6%) – in cui reggerà chi è ben messo dal punto di vista finanziario. Prato sconta le difficoltà di mercato dei filati fantasia, che sono più riconoscibili e dunque meno scelti nei periodi di crisi perché i clienti non vogliono rischiare di avere prodotti che non possono riproporre sugli scaffali».

L’installazione “Le parole del filo” di Felice Limosani per i 50 anni di Lineapiù

Prova ad allontanare le turbolenze festeggiando 50 anni di innovazione e creatività Lineapiù, azienda fondata nel 1975 da Giuliano Coppini a Capalle (Campi Bisenzio, Firenze), dal 2010 nelle mani di Alessandro Bastagli: «Celebrare 50 anni di storia – dice – significa riflettere sulle radici ma soprattutto rilanciare una visione: lavoriamo ogni giorno per innovare nel segno della qualità, dell’eccellenza e di una creatività che sa parlare al mondo».

Punta sul lusso accessibile ma comunque chic interpretato dall’alpaca, la Filpucci della famiglia Gualtieri: «Vogliamo raccontare la nostra visione sul futuro della moda – spiega Federico Gualtieri – con filati certificati, per garantire la filiera di produzione e la responsabilità sociale e ambientale, e con filati destinati a durare. Oggi un prodotto di alta qualità deve contenere tutti questi elementi e i nostri clienti ci stanno seguendo in questo percorso».

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