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La lista Stati Uniti d’Europa ora ha un logo e dei capilista: unirà Italia viva, +Europa, il Partito socialista italiano e altri alle prossime elezioni europee, per tentare di superare il 4%. La stessa Bonino ha criticato Carlo Calenda, che si è tirato fuori: “Pensa che superasse le polemiche da lui procurate”.

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È arrivata la presentazione della lista Stati Uniti d’Europa, composta da +Europa, Italia viva, Psi e altri partiti che condividono l’obiettivo di eleggere, alle prossime elezioni europee, parlamentari che contrastino la linea della destra sovranista. La lista di scopo era in costruzione da settimane, e la sua nascita è stata accompagnata da nuove polemiche tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Dal palco Emma Bonino, leader di +Europa, ne ha parlato: “Confesso un dispiacere: pensavo Calenda superasse le polemiche italiane da lui procurate, perché lui o è l’artefice di qualcosa o non è. Quindi anche le polemiche se le è inventate lui. Ha scelto la divisione anziché l’unione, perché non lo so. Va sempre tanto in tv, il perché qualcuno prima o poi glielo chiederà. Mi ha attaccato con le fake news, va bene, non me ne frega niente”.

Il logo della lista avrà uno sfondo giallo e blu con la bandiera dell’Unione europea, e in basso ci saranno i simboli dei partiti che ne fanno parte. “Finora sono stati gli altri a parlare, male, della nostra lista. Finalmente oggi cominciamo a parlarne noi”, ha detto Bonino, che sarà la capolista nella circoscrizione Nord Ovest. Gli altri capolista saranno Graham Watson (europarlamentare britannico sposato con una donna italiana) nel Nord est, l’avvocato Giandomenico Caiazza al Centro, Enzo Maraio (segretario del Psi) al Sud e Rita Bernardini (presidente di Nessuno tocchi Caino) nella circoscrizione Isole.

“Non mi aspetto sconti da nessuno, neanche dai media”, ha affermato ancora Bonino, che ha detto di avere “qualche difficoltà in più del passato” ma di essere pronta a “mettere tutte le energie per questa avventura politico-elettorale”. L’ex radicale ha insistito: “Non dite che non abbiamo un programma. Questa non è la lista Bonino, Renzi e altri. È la logica conseguenza di una vita politica passata a cercare di difendere i diritti civili in Italia e in Europa. Se c’è qualcuno che può farlo, siamo noi”.

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Ha parlato anche Matteo Renzi, che ha ringraziato Bonino: “Questa lista è ciò che ho sempre sognato. L’idea che un giorno avremmo combattuto per gli Stati Uniti d’Europa era un sogno. Pensavo che non ce l’avremmo fatta, troppo forti le polemiche e le risse condominiali, io invece ce l’abbiamo fatta. Non sarebbe credibile dire che l’abbiamo sempre pensata uguale, anzi rivendichiamo i punti sui quali abbiamo idee diverse, ma ciò che ci unisce che è l’idea che l’Europa è in crisi profonda e rischia di non toccare palla su niente”.

“Non siamo interessati a fare polemiche su chi ha scelto di non stare con noi, il mio obiettivo non è parlare di Calenda, io faccio politica, parlo di altro”, ha continuato Renzi: “Il nostro avversario è chi, come Salvini, dice ‘meno Europa’: nella sua testa da secolo scorso, crede di dire che sta aiutando Lombardia e Veneto, invece dice che aiuta la Cina”. Renzi ha sottolineato che nessuno dei capilista è di Italia viva: “Non siamo noi a mettere le bandierine. Dobbiamo smettere di litigare, non rispondere alle loro preoccupazioni e polemiche, lasciarli nel fango che cerca chi vuole la rissa e dobbiamo tornare a volare alto”.

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