Record di vendite per il Parmigiano Reggiano: nel 2024 la Dop ha incassato 3,2 miliardi di euro, il 4,9% in più rispetto all’anno precedente. I risultati sono positivi sia per le vendite volume (+9,2%), sia per l’export (+13,7%). I numeri sono stati presentati giovedì 17 aprile nel corso dell’annuale appuntamento del consorzio a Palazzo Giureconsulti a Milano.
Sulle vendite della Dop l’Italia ha pesato per il 51,3%, il 5,2% in più rispetto al 2023. Ma il vero traino del Parmigiano è stato il mercato estero, con la quota export che vale oggi quasi la metà (48,7%) delle vendite. A differenza del Grana Padano, per il quale la Germania rappresenta di gran lunga il mercato più importante, nel caso della Dop reggiana gli Stati Uniti sono la prima piazza dell’export, con 16.286 tonnellate di formaggio vendute. Segue al secondo posto la Francia, con 14.779 tonnellate, e al terzo la Germania con 10.319 tonnellate.
«È evidente come in questo scenario gli Usa, ovvero il nostro primo mercato estero, svolgano un ruolo fondamentale», ha detto il presidente del consorzio, Nicola Bertinelli. Che però continua a restare ottimista: «L’aumento dei dazi sul Parmigiano Reggiano è una notizia che di certo non ci ha rallegrato, ma il nostro è un prodotto premium e l’aumento del prezzo non porta automaticamente a una riduzione dei consumi. Lavoreremo per cercare con la via negoziale di fare capire per quale motivo non ha senso applicare dazi a un prodotto come il nostro che non è in reale concorrenza con i parmesan americani. Con gli Usa occorre intavolare un ragionamento sul fatto che non si hanno vantaggi nell’intraprendere una guerra commerciale, né da un lato né dall’altro E questo dialogo non va condotto bilateralmente dai singoli Paesi, ma dall’Unione europea».
Quello a stelle e strisce non è però l’unico mercato estero in crescita per i 291 caseifici del consorzio: la Francia, per esempio, nel 2024 ha aumentato gli acquisti del 9,1%, la Germania del 13,3%, il Regno Unito del 17,8% e il Canada, seppur oggi valga solo poco più di 3.500 tonnellate, ha incrementato le vendite del 24,5%.
A fronte di un fatturato in aumento, la produzione di Parmigiano è invece rimasta pressoché stabile, a quota 4,079 milioni di forme. La prima provincia di produzione si conferma quella di Parma (1,36 milioni di forme), seguita da Reggio Emilia con 1,21 milioni. Terza Modena con 877mila e quarta Mantova – unica provincia lombarda del consorzio – con 507mila.