Il software israeliano Paragon è stato utilizzato per spiare i cellulari di diverse persone in Italia, tra cui il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato. Il governo Meloni ha negato di avere responsabilità nel caso. Ora, l’azienda Paragon Solutions ha terminato il suo contratto con l’Italia perché non avrebbe rispettato il “quadro etico” previsto dall’accordo.
Paragon Solutions, l’azienda israeliana che vende il software di spionaggio utilizzato nelle scorse settimane per sorvegliare i cellulari di giornalisti e attivisti – tra cui, in Italia, anche il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato – ha terminato il suo contratto con il governo italiano. Proprio ieri, dopo numerose richieste delle opposizioni, il governo Meloni aveva detto di non essere coinvolto nella vicenda, e si era reso disponibile a riferire davanti al Copasir per chiarire.
A dare la notizia della cancellazione del contratto è stato il quotidiano britannico The Guardian, citando fonti confidenziali. Pochi giorni fa, la stessa azienda aveva confermato che il software di spionaggio in questione viene venduto a “governi alleati” degli Stati Uniti, e che il suo scopo non è essere utilizzato per sorvegliare attivisti e giornalisti.
Stando a quanto riportato da fonti anonime al giornale inglese, Paragon aveva già sospeso il contratto “per estrema cautela” già venerdì scorso, quando le accuse erano emerse. Mercoledì, poi, l’azienda avrebbe determinato che l’Italia non aveva rispettato i termini di servizio e il quadro etico imposti dal contratto e questo avrebbe portato al suo annullamento. L’azienda, interpellata direttamente, non ha confermato né negato che il contratto fosse stato cancellato.
Dopo il caso Paragon anche il Pd chiede verifiche a Meloni: “Il governo ha acquistato lo spyware?”
John Scott Railton, ricercatore specializzato in spionaggio digitale del Citizen lab – laboratorio dell’Università di Torono – ha commentato: “La storia non finisce con Paragon che cancella il contratto. Il governo italiano era sembrato dire che non sapevano nulla della vicenda. E allora, come si può terminare un contratto che non esiste? Chiaramente, serve un’investigazione nell’intera faccenda”.
L’unica risposta arrivata finora dal governo, prima che emergesse la notizia della presunta cancellazione del contratto, ha escluso ogni responsabilità dell’esecutivo. Palazzo Chigi ha detto che è impossibile che “siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence, e quindi del governo”, i soggetti coinvolti. Poi ha aggiunto che, “trattandosi di una questione che il governo considera di particolare gravità”, è stata attivata “l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che dipende dalla presidenza del Consiglio”.
L’agenzia si sarebbe confrontata con Whatsapp, venendo a sapere che in Italia le persone spiate erano sette. La loro identità, però, non è nota. Si sa che tra di loro ci sono il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato e l’attivista Luca Casarini, il capomissione di Mediterranea Saving Humas.
Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti: il Movimento 5 stelle ha depositato un’interrogazione parlamentare, e lo stesso ha fatto il Partito democratico, chiedendo al governo se l’Italia avesse acquistato spyware o altri software da Paragon. Ora l’esecutivo di Giorgia Meloni sarà chiamato anche a rendere conto del perché il contratto sia stato cancellato, e quale sia stata l’infrazione dei termini di servizio e del quadro etico.