«Il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato l’efficienza delle infrastrutture di pagamento nazionali, riducendo i costi delle transazioni e accelerandone l’esecuzione. Tuttavia, questi benefici si sono manifestati solo in minima parte nei pagamenti transfrontalieri, che restano lenti, costosi e opachi». Lo ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta intervenendo a Milano alla 58esima Riunione Annuale della Banca Asiatica di Sviluppo nella sessione dedicata ai pagamenti.
«Il motivo è che la tecnologia da sola non basta – ha spiegato Panetta -. Su questo fronte sono essenziali regole e procedure armonizzate, e fare progressi in questi ambiti è più complesso. La posta in gioco è alta. Nel 2024, il mercato globale dei pagamenti transfrontalieri è stato stimato a oltre 190 trilioni di dollari – quasi il doppio del Pil mondiale – e si prevede che supererà i 300 trilioni di dollari nei prossimi 5-10 anni».
«I pagamenti non si notano finché non succede qualcosa»
Panetta ha posto l’accento sul fatto che «l’efficienza e l’affidabilità del sistema dei pagamenti transfrontalieri sono spesso date per scontate e passano largamente inosservate finché non succede qualcosa. Negli anni recenti – ha affermato – c’è stato un crescente riconoscimento del fatto che i pagamenti non sono solo una funzione tecnica ma un pilastro vitale dell’inclusione e della stabilità finanziaria e della sovranità monetaria».
«L’Asia è una fonte di ispirazione per l’innovazione»
«La regione dell’Asia – ha continuato Panetta – è un hub per l’innovazione e la sperimentazione, la guardiamo con interesse ed è per noi fonte di ispirazione. L’implementazioni di diversi collegamenti bilaterali attraverso la regione ha indirizzato con successo le inefficienze dei sistemi di pagamento transfrontalieri in multipli corridoi. Nel contempo – ha sottolineato – stanno emergendo sempre più progetti ambiziosi di lungo termine, per questo ritengo che l’evento di oggi sia estremamente rilevante e fruttuoso».