«L’energia è il tema dei temi per la competitività delle imprese. E io sul nucleare dico certo che sì, ma va fatto subito». Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato nel corso del congresso federale della Lega. «Ci vuole coraggio e qui non può esserci un problema politico. È un problema di salvaguardia dell’Italia, non si può pensare che ci sia qualcuno sia contro perché oggi è l’unica via per salvare l’industria italiana e per mettere al centro i lavoratori. Perché noi e i lavoratori siamo la stessa cosa e l’energia è il problema».
Sui dazi niente panico, Ue negozi con Usa
«Mi collego un po’ a quello che ha detto il ministro Giorgetti ieri: non facciamoci prendere dal panico perché da un certo punto di vista vedere che Wall Street in due giorni brucia 5 mila miliardi, Piazza Affari ne brucia 47 miliardi di capitalizzazione, attenzione che stiamo bruciando soldi di capitalizzazione di imprese che vivono di economia reale, magari anche di imprese che non lavorano negli Stati Uniti e questo spaventa e comunque bruciamo soldi dei cittadini». Per Orsini «abbiamo la necessità di dialogare con gli Stati Uniti, e serve lavorare e negoziare tutti assieme in Europa con gli Stati Uniti: usando anche i rapporti che esistono, abbiamo visto ieri con Elon Musk, ma l’Europa tutta insieme deve negoziare. Perché noi esportiamo il 52% del nostro prodotto in Europa».
Fondamentale un piano strategico
«Chi fa il mio mestiere deve avere capacità ascolto territori, fare sintesi e dire alla politica quali sono le vie maestre. Ma non possiamo correrci dietro sulle leggi di bilancio. Però un piano strategico che dica dove puntare è fondamentale, è fondamentale per salvaguardare le eccellenze e aiutare chi viene da settori maturi a trasformarsi o andare all’estero», segnala ancora il presidente di Confindustria. «Serve avere un piano strategico di che cosa vuole fare l’Italia e l’Europa sull’impresa. Da subito serve potenziare l’aiuto alle imprese».