I dati macroeconomici sono al centro della giornata delle borse. Gli investitori hanno guardato soprattutto ai prezzi alla produzione negli Stati Uniti. A luglio c’era stato un balzo, +3,3% su base annuale. Mentre ad agosto, a sorpresa, c’è stato un rallentamento: +2,6% su base annuale e -0,1% su base mensile. Non si vede dunque ancora l’effetto dei dazi sull’inflazione. Domani ci sarà il dato sui prezzi al consumo negli Stati Uniti. Intanto le borse festeggiano. A New York nuovo massimo storico per l’indice S&P 500, +0,58%. Anche il Nasdaq, +0,49%, aggiorna il record. E qui il protagonista è Oracle, +37%. La società tecnologica ha comunicato di aspettarsi che i ricavi da cloud saliranno dagli attuali 20 miliardi di dollari a 144 miliardi nel 2030, grazie alla crescita dell’intelligenza artificiale. Intanto borse europee poco mosse: Milano +0,01%. A Piazza Affari miglior titolo Saipem, +2,50% dopo la sigla di un contratto da un miliardo e mezzo di euro in Turchia per lo sviluppo di un giacimento di gas offshore. Nexi -7% dopo il taglio del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Barclays. Il petrolio Brent è a quota 67 dollari al barile (+1%) dopo l’attacco di ieri di Israele in Qatar contro i negoziatori di Hamas e dopo l’abbattimento di droni russi sul territorio polacco.
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