Si celebra oggi il 55esimo anniversario della strage di piazza Fontana. Venerdì 12 dicembre 1969 alle 16.37 una bomba esplose nell’atrio della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana, nel centro di Milano. Si contarono subito 13 morti – poi diventeranno 17 – e oltre 80 feriti. Una delle pagine più tragiche della storia repubblicana.
Mattarella: Piazza Fontana squarcio nella storia nazionale
«La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria. Una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale. Il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria. Il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi. Preziosa eredità e, al tempo stesso, lezione permanente giacché non era scontato. Seguirono tentativi di depistaggio e di offuscamento della realtà. L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti. La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità. Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile. Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani, a cui tocca ora proseguire il percorso di civiltà aperto dai nostri padri nella lotta di Liberazione e nella Costituzione» ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
La Russa: ricordiamo vittime, in processi evidenziata impronta neofascista
«A 55 anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano, ricordiamo le 17 vittime e le decine di feriti di una strage, il cui percorso giudiziario ha evidenziato l’impronta neofascista» scrive sui social, Ignazio La Russa, presidente del Senato. «Fu un atto terribile, che lasciò una ferita indelebile in un periodo buio e di forte tensione per la nostra Nazione, superato solo grazie al senso di coesione e alla volontà di ricerca della verità. Coltiviamo la memoria, ricordando e tramandando ai giovani che la pace è il frutto di un impegno costante per la giustizia e la libertà, affinché comprendano l’importanza e il valore della democrazia e delle Istituzioni», conclude la seconda carica dello Stato.
Fontana: Paese più forte di attacchi
«Sono trascorsi 55 anni dall’attentato terroristico di Piazza Fontana, attribuito ad ambienti neofascisti. In quel giorno una bomba spezzò vite e causò feriti, e altre esplosioni si registrarono a Roma. Esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime. Il clima di paura che i terroristi alimentarono in quegli anni non vinse, il Paese fu più forte di ogni attacco anche e soprattutto grazie alla risposta dei cittadini, a comunità coese, al desiderio di pace più radicato di ogni tentativo di scardinare l’ordine democratico». Così invece il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.