Si tiene oggi a Roma un delicato incontro tra delegazioni iraniane e statunitensi per rilanciare il negoziato sul programma nucleare di Teheran. I colloqui, che iniziano alle 10:30 ora italiana, sono il secondo round di un confronto indiretto tra le parti, mediato dal ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad Al Busaidi. Intanto, alla Farnesina, è da poco iniziato l’incontro bilaterale fra il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, arrivato con la delegazione a Roma, ha sottolineato su X l’importanza del dialogo come via per una pace duratura, ribadendo l’impegno dell’Iran a utilizzare l’energia nucleare solo a fini civili, nel rispetto del Trattato di non proliferazione. Ma ha anche espresso preoccupazione per le posizioni ambigue degli Stati Uniti e ha chiesto chiarimenti sulle reali intenzioni di Washington.
Il negoziato arriva in un momento teso. Israele, secondo fonti riportate da Reuters e New York Times, avrebbe sottoposto all’amministrazione Trump diverse opzioni militari contro i siti nucleari iraniani, ipotizzando attacchi già a partire dalla tarda primavera. Il presidente Trump, pur ribadendo la volontà di privilegiare la via diplomatica, non ha escluso azioni future, affermando che “non c’è fretta”.
Dopo l’incontro romano, Abbas Araghchi volerà a Pechino, tappa che segue la recente visita a Mosca, dove ha incontrato Vladimir Putin e Sergei Lavrov.