Storie Web venerdì, Ottobre 31
Notiziario

Halloween in Italia non è più, solo, “Dolcetto o scherzetto?”, l’ormai consolidata abitudine dei più piccoli, vestiti da fantasmi o da piccoli mostriciattoli, di andare a bussare alle porte dei vicini per chiedere qualche leccornia. Negli ultimi anni la “moda” della Notte delle streghe si è sempre di più diffusa nel nostro Paese, acquisendo importanza crescente e generando anche business redditizi. Feste a tema, allestimenti tematici, merchandising, eventi personalizzati, film e serie tv fatti strategicamente uscire nel weekend di Ognissanti alimentano l’interesse del pubblico – fatto non solo di bambini –, ampliando progressivamente l’immaginario collettivo (e il relativo giro d’affari).

Confesercenti: il 61% degli italiani parteciperà alla Notte delle streghe, spesa a 300 milioni di euro

Lo certificano anche i dati: secondo l’indagine Ipsos per Confesercenti, quest’anno il 61% degli italiani parteciperà, festeggiando o acquistando prodotti, alla notte delle streghe: una quota leggermente inferiore rispetto al 64% registrato nel 2024 – anche per la mancanza del ‘ponte’ del primo novembre – ma che conferma la stabilità del trend nel nostro Paese.

La partecipazione varia per fasce d’età: è il 70% tra gli under 34, mentre tra gli over 35 la quota si attesta al 58%. Ancora più elevata la quota di chi celebra Halloween tra le famiglie con bimbi: festeggerà il 73% dei nuclei con almeno un figlio minorenne. Il tutto si riflette sulla spesa: nonostante il leggero calo complessivo dei partecipanti, la spesa per acquisti di prodotti nel canale retail si dovrebbe mantenere stabile a circa 300 milioni di euro.

I campi di zucche, un’abitudine statunitense ora molto comune anche in Italia

Al di là dei numeri e degli incassi, ciò che si nota, spulciando soprattutto i social, è la diffusione in tutta Italia, da nord a sud, dei campi di zucche, che negli Stati Uniti si chiamano pumpkin patch e che ora sono molto diffusi anche dalle nostre parti. Spesso allestiti da aziende agricole o agriturismi, i campi di zucche attirano famiglie con bambini. Qui è possibile giocare, farsi foto, gustare piatti a base di zucca (come ottimi risotti) o decorare e intagliare il tipico frutto autunnale (appartenente alla famiglia delle cucurbitacee), per trasformarlo nel Jack O’ Lantern, la zucca di Halloween che riproduce una faccia con tanto di occhi naso e bocca, storna in un ghigno terrificante, con la luce che le illumina dall’interno, per renderle ancora più spaventose.

Diffusi soprattutto tra Lombardia, nei dintorni di Milano, e in Veneto, i pumpkin patch italiani hanno il vantaggio di consentire ai visitatori di portare a casa i “frutti” della propria visita, dopo aver intagliato e decorato qualche zucca, pronta da sistemare in qualche angolo del salotto o davanti a una finestra, per la gioia dei più piccoli.

Dall’Idea Village di Olgiate Olona, in provincia di Varese, alle Zucche d’autunno di Tulipania, a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, passando per la Fattoria della Zucca, nei dintorni di Roma: le proposte per trascorrere il weekend di Ognissanti sono decine. A contribuire alla crescita di popolarità di queste attrazioni, i canali social, soprattutto Instagram e TikTok, dove le pagine dedicate, i reel, gli hashtag e i post si contano a decine di migliaia (e, considerando anche il mondo anglosassone, a centinaia di migliaia, se non milioni).

Gli spaghetti “all’assassina”, perfetti per una serata da brivido

Per chi non ama la zucca, poi, il menu della cena di Halloween potrebbe prevedere un’interessante alternativa, proposta dalle tavole baresi: gli spaghetti all’assassina, che – dato il clima mortifero e da brividi – sembrano perfetti per la Notte delle Streghe. Molto noti nel capoluogo pugliese, ma ormai conosciuti anche dai visitatori di tutta Italia, che li chiedono sempre più spesso nei locali e nei ristoranti della città, gli spaghetti all’assassina sono stati ideati nel 1967 dallo chef del ristorante Al Sorso Preferito, Enzo Francavilla.

La leggenda racconta che due clienti gli avevano chiesto un piatto dal sapore forte e gustoso al tempo stesso. Il cuoco ebbe quindi l’idea di impiattare degli spaghetti cotti direttamente in una padella di ferro, conditi con salsa di pomodoro e una dose abbondante di peperoncino. La novità consistette nel far cuocere molto il condimento, fino a farlo restringere e a creare una crosta esterna. La proposta piacque così tanto ai clienti che, nel commentare il grado di piccantezza, gli risposero: “Sei un assassino”. Dopo anni di appannamento, la ricetta è tornata in auge, complici un romanzo del 2015 e una puntata del 2021 della fortunata fiction Rai Le indagini di Lolita Lobosco, in cui la protagonista Luisa Ranieri ne prepara un piatto.

A riprova di quanto gli spaghetti all’assassina siano diffusi e conosciuti, anche fuori dei confini nazionali, persino Stanley Tucci, che ama l’Italia e la sua cucina, gli ha dedicato una puntata del suo programma su CNN Searching for Italy, poi ripreso anche dal New York Times.

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