Storie Web mercoledì, Luglio 23
Notiziario

Il 58% degli italiani risparmia. E’ il dato più alto degli ultimi 20 anni. Si consolida la categoria di risparmiatori “intenzionali”, che accumulano con obiettivi precisi (la casa, i figli, l’età della pensione), rispetto a chi risparmia a scopo precauzionale. La previdenza è una preoccupazione condivisa tra generazioni, la casa rimane il fulcro del patrimonio italiano, con quasi l’80% degli intervistati che vive in un’abitazione di proprietà e la compra in diverse fasi della vita. Le obbligazioni si confermano lo strumento finanziario preferito e se restano marginali le azioni nell’ultimo anno i prodotti di risparmio gestito hanno risalito la china. La sicurezza continua a prevalere tra gli obiettivi di chi risparmia.

Sono queste le evidenze principali dell’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025, realizzato da Intesa e Fondazione Einaudi. «L’Italia si conferma in Europa come uno dei più grandi giacimenti di risparmio – ricorda Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, – e sua volta l’Europa lo è a livello mondiale con 33mila miliardi, ma ogni anno 300 miliardi attraversano l’Atlantico per finanziare economie esterne. Il compito degli operatori finanziari è fertilizzare il risparmio perchè quando viene affidato a un gestore che lo presta e lo fa fruttare, quella moneta circola e a produrre valore. «L’alta propensione al risparmio degli italiani è una grande virtù che si va consolidando – gli fa eco Giuseppe Lavazza, neo presidente del Centro Einaudi – ed il risparmio è una forma di emancipazione democratica».

La ricerca

La ricerca, condotta su un campione di 1.500 intervistati, analizza le dinamiche degli investimenti finanziari delle famiglie italiane e ne mette in luce comportamenti e opinioni. Focus dell’edizione 2025 è la Silver Age, realizzato attraverso un sovra campionamento di 200 individui di età tra i 60 e gli 85 anni. «Sono agenti economici attivi: in media, quasi 2 su 3 continuano ad accantonare una quota significativa delle proprie entrate, sono motori del welfare familiare, sostenendo anche economicamente figli e nipoti – spiega Giuseppe Russo , direttore del Centro Einaudi- dedicando loro parecchio tempo. Infine, una percentuale non trascurabile continua a svolgere attività lavorative quotidiane. I progetti dei silver raccontano di una generazione che non si ferma: tra il 12 e il 13% ha in programma viaggi, brevi o lunghi: non è solo turismo, ma ricerca di benessere psicofisico. Così il risparmio è strumento di protezione e libertà».

Le dinamiche del risparmio

Gli italiani sono sempre più attenti al risparmio per affrontare gli imprevisti futuri, preoccupati per la terza età ma pronti ad aiutare le nuove generazioni, disponibili ad investire nel mattone e molto meno in strumenti finanziari. Risparmiano più gli uomini (61%) che le donne (57%) e le persone con il titolo di studio più elevato con oltre il 90% dei laureati che dichiara di possedere una piena indipendenza finanziaria (84,2% il totale campione). Per il 36% degli intervistati le risorse accantonate servono ad affrontare imprevisti futuri mentre c’è un 38% di risparmiatori “intenzionali” (il 38%) che hanno obiettivi precisi di accumulazione (casa, figli, età della pensione). La previdenza è una preoccupazione generazionale. Circa il 24,5% ha sottoscritto una forma pensionistica complementare: una percentuale in crescita, raddoppiata negli ultimi 15 anni, sebbene ancora minoritaria. Resta bassa la diffusione di polizze Long Term Care (LTC), ma anche sanitarie e vita, specie tra i giovani. L’interesse per le polizze LTC resta limitato anche nell’età più avanzata. Soltanto il 17,9% degli intervistati è protetto da una forma di assicurazione (individuale o familiare, collettiva o aziendale) che copre, in tutto o in parte, le spese mediche.La casa rimane il fulcro del patrimonio italiano, con quasi l’80% degli intervistati che vive in abitazioni di proprietà. La voglia di case non si spegne neanche con l’avanzare dell’età: oltre il 7% degli over 60 dichiara intenzioni o ambizioni di acquisto nei prossimi anni, spesso per miglioramenti abitativi o riposizionamenti geografici conseguenti al pensionamento. Ben il 22% degli acquisti effettivi degli over-55 riguarda alloggi per i figli. Sul fronte degli investimenti, le obbligazioni rimangono lo strumento preferito, con un quinto dei risparmiatori italiani del campione che le possiede: il 44% di questi ha operato nell’ultimo anno, con un rapporto di 2 a 1 tra chi ha acquistato e chi ha venduto. Restano marginali le azioni: solo il 4,6% deli intervistati ha operato in Borsa negli ultimi dodici mesi. La sicurezza continua a prevalere tra gli obiettivi che gli intervistati si pongono quando si impiegano i risparmi. Nel rapporto 2025, tuttavia, le citazioni scendono per la prima volta sotto il 50 per cento: la colloca al primo posto il 47% degli intervistati. A determinare la prudenza del campione concorre sicuramente anche un’alfabetizzazione finanziaria non elevata: solo 4 soggetti su 10 ritengono sufficiente il proprio livello di competenza.

Silver Age, tra libertà e responsabilità

Se il risparmio precauzionale resta dominante tra gli ultraottantenni, legato soprattutto a incertezze sanitarie e imprevisti, va detto che i silver appaiono motori del welfare familiare, sostenendo economicamente figli e nipoti e dedicando loro tempo. Il 70 per cento ritiene che “bisogna lasciare almeno la casa ai figli”; la metà circa reputa che “l’eredità sia un dovere morale”. Un dato sorprendente riguarda il lavoro retribuito. Percentuali non trascurabili di over 60 continuano infatti a svolgere attività lavorative quotidiane: si tratta del 59,7% degli uomini e del 44,4% delle donne nella fascia 61-70, percentuali che scendono (ma resistono) anche nelle età successive (31,5% e 28,5% nella fascia 71-80; 12,2% e 12,1% negli over 81). Quando proiettano le proprie aspettative sui prossimi 12-18 mesi, i silver mantengono un ottimismo temperato. Con riferimento al risparmio futuro, il rapporto tra ottimisti e pessimisti si mantiene sopra l’unità (tra 1 e 2), a indicare che la capacità di continuare a risparmiare rappresenta per i silver non solo una forma di sicurezza personale, ma anche l’adempimento a quello che molti considerano un dovere morale verso le generazioni successive. Appare positivo anche il saldo tra soddisfatti e insoddisfatti del patrimonio accumulato, con una prima fase caratterizzata da soddisfazione elevata (45-55% per entrambi i generi), seguita da un minimo del 30-35% nella fascia centrale di età e, infine, da un recupero successivo, specialmente fra gli uomini (fino al 50-52%).

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.