L’effetto dazi e i timori per una possibile recessione affondano Wall Street. In particolare sono i titoli tecnologici ad accusare il colpo: il Nasdaq perde oltre il 3%. Il Dow Jones intanto segna un calo dell’1% circa.
Gli investitori sembrano allarmati dalle dichiarazioni di Trump, che su Fox News Channel non ha escluso una recessione: i suoi piani – ha ammesso – potrebbero influire sulla crescita economica degli Stati Uniti nel breve periodo.
Più specificatamente, con Musk sempre al centro della polemica, le azioni Tesla hanno continuato a perdere terreno: oggi il calo supera l’8%, dopo i dati sulle vendite in Cina quasi dimezzate (-49% annuo a febbraio).
Le borse europee risentono di questo clima, ma anche delle preoccupazioni relative alla posizione della Germania sulla difesa Ue. No in generale a eurobond e ancor più nello specifico a titoli comuni per finanziare spese militari dei singoli Paesi, sì invece a più flessibilità sulle regole di Bilancio degli Stati per aumentare le loro spese in armamenti e difesa. Questa la posizione del ministro delle Finanze tedesco, Joerg Kukies, al suo arrivo all’Eurogruppo.
Il tema agita anche le acque interne tedesche.
Non a caso Francoforte è la borsa peggiore a -2%, mentre Milano perde un punto e Parigi lo 0,63%.