Della sua passione imprenditoriale per l’Africa non ha mai fatto mistero. E di espositori italiani in Fiera, a Rimini, ne ha portati centinaia. Ora che – dopo undici anni nel ruolo di ad – Macfrut è alle spalle, Renzo Piraccini ne fa il focus della sua attività.
Nasce Italian Agrifood Tecnology for Africa, progetto di supporto alle imprese italiane dell’agrifood, interessati ad estendere il proprio business nei Paesi subsahariani. Preziosi fornitori potenziali – questi ultimi – di prodotti agricoli, alle prese con un deficit infrastrutturale-tecnologico enorme e con una prospettiva di crescita demografica all’orizzonte da capogiro: 2,5 miliardi entro il 2050.
In questi Paesi l’agricoltura impiega già più del 50% della forza lavoro e, nonostante il grande potenziale, una parte sostanziale degli Stati africani importa quantità rilevanti di prodotti agricoli, i cui prezzi, soprattutto nella moderna distribuzione, sono più alti che in Europa. «C’è poi il tema importantissimo della refrigerazione: circa un terzo di tutta l’ortofrutta si perde prima di arrivare al mercato – dice Piraccini – Senza dimenticare l’altra pare legata alla tipologia della pianta, alla sanità vegetale».
Fulcro della “piattaforma” Italian Agrifood Tecnology for Africa saranno le tecnologie per il settore ortofrutticolo – fresco e trasformato – e i servizi collegati. «Puntiamo a promuovere l’attività delle imprese associate attraverso presentazioni e momenti di networking, individuazione di clienti, agenti e distributori per la vendita, selezione di personale da inserire nei team delle aziende associate per stage in Italia», spiega Piraccini.
A partire dal prossimo gennaio decolleranno tre eventi annuali di promozione e networking, che faranno capo a tre hub: Dakar, in Senegal; Nairobi, in Kenya e Johannesburg, in Sudafrica.
Piraccini sarà affiancato da Carlo Baroni, manager internazionale del settore agritech in Senegal e da Luca Alinovi, economista agrario e imprenditore in Kenya.













