Una gestione più efficace del bilancio, della sanità e del debito. Sono i fattori che hanno portato alla promozione da parte dell’agenzia di rating Moody’s alla Regione Lazio, che passa da Baa3 a Baa2 con outlook stabile.
L’ultimo upgrade a maggio
Si tratta del secondo upgrade nel 2025. Il primo, arrivato alla fine di maggio, aveva migliorato l’outlook da «stabile» a «positivo», con rating Baa3 (ottenuto, invece, nell’aprile del 2024).
I motivi della promozione
Moody’s, in particolare, riconosce un andamento operativo solido, entrate stabili, una struttura del debito più snella e un’elevata probabilità di supporto statale in caso di necessità.
Rocca: «Più credibili sul piano internazionale»
Un miglioramento che «conferma in modo chiaro gli effetti del lavoro avviato fin dall’inizio della legislatura – ha detto Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio – abbiamo fatto scelte nette, puntato sulla responsabilità e riportato ordine in settori che per anni hanno pesato sui conti regionali. Il riconoscimento di Moody’s non riguarda solo la dimensione finanziaria, ma parla anche del Lazio come istituzione che oggi si presenta con maggiore credibilità sul piano internazionale. È un risultato che rafforza la fiducia degli investitori e dimostra che la nostra Regione sta tornando un punto di riferimento affidabile».
«Premia i nostri sforzi – ha aggiunto l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini – abbiamo lavorato per ridurre un debito mostruoso ed investito senza crearne di nuovo. Abbiamo reso più efficiente la spesa e, soprattutto, stiamo restituendo credibilità alla Regione Lazio. Infatti, questo processo virtuoso non è solo tecnico, ma ha un impatto diretto sulla reputazione del Lazio. Nel momento in cui Moody’s riconosce che la gestione finanziaria è solida e orientata al futuro, cambia il paradigma con cui la Regione Lazio viene percepita nel mondo imprenditoriale, istituzionale e sui mercati. Un decisivo passo avanti per restituire attrattività e competitività, che si tradurranno in più investimenti, più opportunità per imprese, più lavoro per i giovani e più ricchezza per i cittadini».













