Storie Web lunedì, Maggio 20
Notiziario

Chiara Ariu, 25enne nota sui social per il suo lavoro di sensibilizzazione sul tema del benessere animale, ha dato la notizia dell’uccisione del suo amato cane Milo. “Lunedì 6 maggio l’amore più grande della mia vita è stato aggredito e ucciso da un cane libero di 50 chili. La situazione sta sfuggendo di mano, le cose devono cambiare”, ha scritto sui social.

Il cagnolino Milo e la sua padrona, Chiara Ariu

“Lunedì 6 maggio, durante una normalissima passeggiata, l’amore più grande della mia vita è stato aggredito e ucciso da un cane libero di 50 chili. Il mio cane era al guinzaglio”.

Così Chiara Ariu, 25enne bresciana nota sui social per il suo lavoro di sensibilizzazione sul tema del benessere animale, ha dato la triste notizia dell’uccisione del suo amato cane Milo, un jack russell di 5 anni.

La situazione dei cani liberi senza controllo sta seriamente sfuggendo di mano. Oggi è successo a me, domani potrà succedere al tuo cane, al tuo bambino, a te! Se ne deve parlare ovunque, le cose devono cambiare. #GIUSTIZIAPERMILO”, ha scritto in un post pubblicato su Instagram.

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Dopo l’aggressione il cagnolino ha riportato gravissime ferite, è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma purtroppo è deceduto. Milo e la sua padrona sono molto conosciuti sulle piattaforme social: Ariu lavora come esperta nel settore di Allevamento e Benessere Animale e conta 90mila follower su Instagram.

Il jack russell era arrivato in Italia dall’est Europa ed era stato venduto in un negozio di Brescia senza pedigree a un precedente padrone che lo teneva alla catena e maltrattava. La 25enne lo ha salvato da questa situazione adottandolo.

“Purtroppo, questa è l’ennesima dolorosa storia di cronaca che evidenzia come le aggressioni da parte di cani siano un fenomeno dilagante e  alla  cui  radice  c’è  l’assenza di uno stato che ci tuteli oltre che chiaramente le custodie irresponsabili da parte dei proprietari e le adozioni inconsapevoli”, è la denuncia dell’Associazione L’Altra Parte del Guinzaglio ODV, che si occupa sul territorio nazionale di sostenere le vittime di aggressioni da parte di cani e promuovere un sano e sicuro rapporto uomo-animale.

“Mancanza di educazione civica e di educazione cinofila in Italia mettono a repentaglio l’incolumità pubblica e la serenità dei cittadini ed è urgente una presa di coscienza da parte delle Istituzioni: intervenire con una normativa più stringente è una necessità non più derogabile”, prosegue ancora il comunicato diffuso dall’associazione.

“Nonostante il terribile trauma subito, Chiara si è già messa al lavoro per cambiare le cose in meglio e per far nascere qualcosa di positivo da questa tragedia: grazie a un team ben strutturato, sta già prendendo forma una nuova proposta di legge che tuteli l’incolumità di tutti. Esprimiamo tutta la nostra più sincera vicinanza a Chiara che non è sola in questa battaglia per la civiltà – lavoreremo insieme a lei per far sì che la morte di Milo e di tanti altri cani non sia stata vana”.

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