Meta ha divulgato i dettagli dei nuovi occhiali Aria Gen 2 annunciati all’inizio di quest’anno. Si tratta di occhiali sperimentali sviluppati da Meta per studiare l’intelligenza artificiale egocentrica, quella branca dell’IA che insegna alle macchine a interagire col mondo in prima persona, proprio come gli umani.
Attraverso videocamere, sensori e microfoni questi dispositivi raccolgono dati su ciò che la persona che li indossa dice, percepisce e fa, in modo da progettare assistenti digitali che interagiscano con gli uomini nella realtà.
Questi occhiali rappresentano lo strumento che, più volte, il Ceo di Meta Mark Zuckerberg ha indicato come destinato a sostituire lo smartphone
Il progetto
Project Aria è un’iniziativa lanciata da Meta nel 2020 per sviluppare l’interazione tra intelligenza artificiale e percezione umana. Si tratta di occhiali dotati di videocamere, microfoni, sensori di movimento e Gps, nati per raccogliere dati sul campo in ambienti urbani e domestici. Il fine è quello di fornire un flusso continuo di dati ambientali da impiegare nell’addestramento di sistemi di visione artificiale.
Il modello precedente, gli occhiali Aria Gen 1, ha contribuito alla creazione del dataset Ego4D, sviluppato da Meta AI in collaborazione con istituti accademici internazionali. Si tratta di uno dei più estesi dataset di video egocentrici al mondo, con oltre 3.000 ore di registrazioni in prima persona raccolte in 74 località diverse e annotate per attività, oggetti, gesti e conversazioni.