Storie Web sabato, Maggio 31
Notiziario

Chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia. Sono le tre materie che gli aspiranti medici dovranno superare, dopo il semestre aperto, per essere ammessi alla facoltà di Medicina. Con il passare dei giorni si delinea più chiaramente come saranno strutturati gli esami: a ciascun insegnamento – si apprende da fonti del ministero dell’Università – sono assegnati sei crediti formativi. Saranno le università – nel rispetto dell’autonomia – a disciplinare la metodologia didattica e ad adeguare i piani di studio per l’erogazione degli insegnamenti.

Due appelli per ciascun insegnamento

Al termine dei corsi, lo studente ha a disposizione due appelli per ciascun insegnamento, a distanza di almeno quindici giorni. Si potrà rifiutare anche un singolo voto e quindi ripetere il singolo esame.

Esami nella stessa data

Gli esami di profitto dei tre insegnamenti si svolgono nella stessa data e contemporaneamente in tutte le università in cui è attivo il semestre aperto. Ciascuna prova d’esame consiste nella somministrazione di trentuno domande; per lo svolgimento degli esami è assegnato un tempo di 45 minuti per ciascun insegnamento. Le prove di esame saranno valutate in trentesimi, oltre alla lode. Lo studente potrà rifiutare uno o più voti e ripetere – per una seconda e ultima volta – la specifica prova per cui ha rifiutato l’esito. Infine, ci si potrà iscrivere al semestre aperto fino a 3 volte.

La riforma con l’abolizione del numero chiuso

La riforma dell’accesso a Medicina prevede l’abolizione del test d’ingresso e il superamento del numero chiuso con l’istituzione di un semestre aperto e l’aumento dei numeri in maniera sostenibile

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