“Sul piano della realtà delle relazioni internazionali, la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l’equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra. È la storia – maestra di vita – che insegna che, fin tanto che non saremo riusciti a eliminare dalla vita internazionale le tentazioni di dominio su altri popoli (ciò che, più o meno, equivale a far scomparire il male dall’umanità), è l’equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio”.
Con forza, determinazione e per nulla intimorito dalle offese arrivate da Mosca, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, replica al gesto che oggi si è visto subire. Il contesto è la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, che si tiene proprio nel giorno in cui la Russia, sul sito del Ministero degli Esteri, ha inserito il nome del capo dello Stato, insieme a quelli dei ministri Guido Crosetto e Antonio Tajani, nella lista delle personalità considerate russofobe.
“La postura aggressiva della Russia è un macigno sulle prospettive del Continente europeo e dei suoi giovani”
“Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina, che è un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani” aggiunge l’inquilino del Quirinale, precisando: “È ben noto che i Paesi dell’Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non – come viene enunciato – la convinzione che la Russia, dopo quella all’Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi. Questi mutamenti, così profondi e inattesi, – aggiunge il presidente Mattarella – hanno provocato, tra le altre conseguenze, un comprensibile disorientamento nelle pubbliche opinioni. Disorientamento aggravato da una abile e perversa opera di diffusione di false notizie e false raffigurazioni”.
“La Russia ha cambiato la storia dell’Europa invadendo l’Ucraina”
“Nel settembre del 2021, questi saloni hanno ospitato l’annuale riunione tra i presidenti della Repubblica dell’Unione Europea che non hanno compiti di governo. Nel corso delle discussioni, il presidente di allora della Finlandia – Sauli Niinisto – comunicò a quanti eravamo presenti che, considerato che il 2025 – quest’anno – sarebbe stato il cinquantesimo dalla Conferenza di Helsinki del 1975 sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa, la Finlandia avrebbe promosso una nuova Conferenza per esaminare lo stato della cooperazione nel Continente e definirne criteri di sviluppo. Alla base di questo annuncio vi era l’orgogliosa rivendicazione della possibilità della Finlandia di svolgere, nuovamente, questo ruolo perché neutrale” ha ricordato Sergio Mattarella. “Dopo cinque mesi, la Finlandia ha chiesto, con determinazione, di entrare nella Nato, di cui oggi fa parte. Perché l’aggressione della Russia all’Ucraina ha cambiato la storia d’Europa. Quel grande Paese, sulla cui collaborazione avevamo nutrito ampia fiducia nell’Unione Europea, ha assunto sempre più una sconcertante configurazione volta allo scontro di potenza militare” dice ancora il capo dello Stato.